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Condividere e mettere a sistema informazioni e strumenti per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio su base culturale è l’obiettivo di Cantiere Città.

Opportunità e networking, la due-giorni di studio e confronto promosse dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, che si è svolto a Roma per consolidare le capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura, vinto per il 2026 da L’Aquila.

Ai lavori ha preso parte anche il team di GO! 2025, con il Project Manager del GECT GO Marco Marinuzzi e l’Assessore comunale a GO! 2025 Patrizia Artico, dopo l’accordo sottoscritto con la Fondazione Scuola Beni e Attività Culturali per un progetto di capacity-building e accompagnamento all’evento di Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura. 

La due giorni al Ministero ha permesso non solo di condividere strumenti e buone pratiche,  ma anche di valutare sinergie possibili di Gorizia  con altre città, come Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, intorno al tema dell’identità di frontiera, terrestre e marittima, e anche per possibili progetti europei da sviluppare attraverso un partenariato mediterraneo sul tema dello sviluppo locale a base culturale.

Di grande interesse è stato  il confronto con Matera per gli impatti della Capitale Europea a cinque anni dalla sua edizione, in cui emerge anche una visione delle reti delle biblioteche come presidio sociale per la comunità, in un’ottica di benessere e crescita culturale.

taSul volo di lavoro sui “Festival”, al quale ha preso parte l’Assessore a GO! 2025 Patrizia Artico, si è parlato della mappatura di 1500 manifestazioni culturali e dei festival come spazi di innovazione culturale a livello anche tecnico-organizzativo e nel rapporto con il pubblico.

“È stato un incontro molto positivo e produttivo, per il quale siamo grati al Ministero della Cultura e ai bravissimi organizzatori della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali “ ha detto  l’Assessore Artico – Due giorni che ci hanno permesso di confrontarci con le altre città finaliste a capitale della cultura sulle problematiche ma, soprattutto, sulle opportunità che il titolo offre di far conoscere splendidi siti della nostra bellissima Italia.

La “strana” capitale europea Nova Gorica – Gorizia anche in questa occasione ha destato grande interesse e, naturalmente, abbiamo invitato i rappresentanti di tutte le città italiane finaliste a capitale della cultura a venire a Gorizia nel 2025.

È stato anche un momento creativo in cui sono nate idee di collaborazione, non solo con Agrigento ma anche con altre città con cui ci sono punti di contatto, ad esempio Assisi sul filo conduttore della pace.

Diversi anche gli spunti collegati a iniziative già consolidate in altre realtà, come le milanesi Bookcity o Maratown, che si potrebbero sviluppare anche in territori diversi come il nostro.

Ma l’incontro credo sia andato oltre i propositi, perché ha fatto emergere la possibilità di creare una rete fra le città italiane che abbia al centro una proposta storico-culturale coordinata e avviare contestualmente una riflessione su nuove opportunità di valorizzazione, in questa chiave, delle nostre città”.