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Il confine naturale tra la Francia e la Spagna…

I Pirenei sono una catena montuosa che si estende per circa 430 km dal golfo di Biscaglia nell’oceano Atlantico e  fino a Capo Creus nel mar Mediterraneo, che  separano la Francia della Penisola Iberica, si innalza bruscamente dal bacino d’Aquitania a Nord,  con un pendio ripido e compatto che da delle serie difficoltà alle comunicazioni.

A Ovest invece i Pirenei degradano dolcemente e linearmente verso l’Oceano con poche cime al di sopra dei 2000 m.

La storia dei Pirenei cominciò nella Preistoria, come dimostrano alcuni ritrovamenti archeologici fino dell’Ottocento.

Nel III secolo A.C. i due versanti erano popolati dai Celtiberi e nel 219 A.C. vi passò Annibale nella sua marcia verso Roma dopo la presa di Sagunto.

Fu nel V secolo che  Barbari e gli Svevi si insediarono ai piedi dei Pirenei, e i Visigoti nel 412 vi fondarono un impero vicino al bacino d’ Aquilana.

I re carolingi nei secoli VIII – X imposero  la loro autorità sui Pirenei e Carlo Magno, dopo una spedizione contro i Musulmani nel 778  creò una zona sicura nel Sud della catena.

Le ostilità tra Spagna e Francia cessarono solo  il 7 novembre 1659, quando fu stipulato il trattato dei Pirenei.

Tuttavia le tensioni continuarono fin dopo la Guerra di Spagna sotto Napoleone ( 1808 – 1814) e , durante la guerra civile spagnola ( 1936 – 1939 ) i Pirenei furono il rifugio delle forze repubblicane.

I Pirenei sono stati  divisi in tre dipartimenti, orientali, occidentali e centrali.

Nel dipartimento orientale ha sede il piccolo Principato di Andorra e cinque  milioni di turisti visitano annualmente questo piccolo stato, fatte per metà da pascoli e ricoperte per un quarto di foreste.

In una piccola zona che si affaccia sul Golfo di Biscaglia vivono i Baschi, una popolazione di antichissima origine, giunta in questa regione in epoca preromana, la cui lingua non appartiene al ceppo indoeuropeo e si distacca completamente a tutte le altre del continente.
I Baschi resistono alle trasformazioni cercando di mantenere inalterato il proprio modo di vivere, infatti hanno conservato le loro tradizioni, basate su un’organizzazione familiare patriarcale, con musiche, danze, sport e giochi di forza e destrezza.