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Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere è il titolo scelto dal sudamericano Adriano Pedrosa per  la sessantesima Esposizione Internazionale d’Arte che si terrà da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre a Venezia, tra le sedi espositive lagunari dell’Arsenale, dei Giardini e nel centro storico.

Con 90 paesi e 332 artisti in mostra, a cui si aggiungono 30 eventi collaterali, l’edizione ha sotto i riflettori la diversità, esaminando i processi che portano a definire l’altro come straniero.

La biennale, presieduta da Roberto Cicutto, sarà divisa per la prima volta in due parti.

La prima, Nucleo contemporaneo si svilupperà tra il Padiglione Centrale e le Cordiere, in cui potranno apprezzare le opere dedicate alle diverse accezioni del termine straniero, etimologicamente associato alla parola strano.

Questa parte della Mostra si concentrerà sulla produzione di artisti queer, artisti outsider  ed artisti indigeni.

Una sezione speciale di questo Nucleo verrà dedicata ad un progetto di Marco Scotini, Disobedience Archive, un archivio video incentrato sulle relazioni tra pratiche artistiche e attivismo.

La seconda parte, Nucleo storico, composto da opere del XX secolo provenienti da diverse regioni dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia e dal mondo arabo, si svilupperà in tre sale del Padiglione Centrale, con  la sala dedicata ai ritratti, la sala dedicata alle astrazioni ed una terza sala dedicata alla diaspora artistica italiana nel mondo.

Come sempre  in numerose sedi del centro storico di Venezia, saranno organizzati alcuni eventi collaterali.

I progetti speciali della biennale di quest’anno sono due, il  primo, si troverà nel Padiglione delle Arti Applicate, in Arsenale, con sette dipinti e collage dell’artista brasiliana Beatriz Milhazes e il  secondo invece nel Padiglione Italia, sempre in Arsenale, è dedicato all’artista Massimo Bartolini che proporrà un progetto che include contributi appositamente ideati da musicisti e scrittori chiamato Due qui / To hear.

Inoltre, nella Polveriera Austriaca di Forte Margheraa Mestre, ci saranno una decina di opere dell’ italiana Nedda Guidi, ceramista e scultrice fondamentale per l’evoluzione della ceramica contemporanea.

Un evento da non perdere sarà il 20 aprile, durante la cerimonia di inaugurazione, quando saranno consegnati i Leoni d’Oro alla Carriera all’ italo-brasiliana Anna Maria Maiolino e alla turca Nil Yalter.