cd9c77aeb4afbb51e400248d928aa12a229c5c3a scaled

Dal 21 marzo al 30 giugno la Città di Bologna propone una grande mostra dedicata alla pittura bolognese dell’Ottocento, con un’iniziativa che per numero di opere e sedi coinvolte non ha precedenti nella storia locale.

Si tratta di una grande occasione per ammirare oltre 500 opere  in diciotto luoghi, con un ricco calendario  tra conferenze, visite guidate, laboratori, rievocazioni storiche e concerti.

Promossa dai Musei Civici Bologna attraverso il Museo civico del Risorgimento, la mostra vede al centro Musei, Fondazioni e Gallerie antiquarie, dal centro storico al territorio metropolitano, offrendo la possibilità di esporre pitture dal disegno al dipinto su tela e tavola, paesaggi, ritratti, soggetti storici, pale d’altare, vedute urbane.

Per queste sue peculiarità, la mostra si configura come opportunità rara per vedere rappresentato l’inquieto alternarsi di nuovi stili, dal Neoclassicismo accademico al movimento romantico, passando per le tendenze naturalistiche del Purismo e del Realismo, l’Eclettismo storicista fino alle sperimentazioni dei Simbolisti e dei Divisionisti  nel periodo storico in cui Bologna venne attraversata da profondi mutamenti politici, sociali e culturali che conducono la città alle soglie dell’epoca contemporanea.

L’itinerario espositivo diffuso documenta la ricchezza espressiva e la complessità di questi nuovi orizzonti visivi attraverso i lavori degli artisti locali, che hanno partecipato alle Esposizioni Nazionali, a quelle Universali, alle Biennali di Venezia come alle Secessioni romane, ottenendo commissioni all’estero, viaggiando per il mondo.

Accanto ai protagonisti di primo piano, cime Gaetano Gandolfi, Antonio Basoli, Pelagio Palagi, Ottavio Campedelli, Alessandro Guardassoni, Luigi Bertelli, Luigi Busi, Mario De Maria detto Marius Pictor, Fabio Fabbi, Luigi Serra, Coriolano Vighi, Augusto Majani detto “Nasica”, Carlo Corsi, Athos Casarini, Alfredo Protti –sono rappresentati artisti come Giuseppe Bortignoni junior, Achille Frulli, Dina Pagan de’ Paganis.

Non mancano poi documenti di artisti che hanno influito sulla cultura artistica locale,  che vi hanno soggiornato w e hanno insegnato nella locale Accademia delle Belle Arti come Antonio Canova, Felice Giani, Antonio Puccinelli, Leonardo Bistolfi, Giovanni Boldini.

Per consentire la più ampia fruizione del progetto espositivo diffuso, presentando il biglietto di ingresso a una delle sedi è previsto l’accesso a tariffa ridotta nelle altre sedi coinvolte entro la data di conclusione della mostra,  Collezioni Comunali d’Arte (intero € 6 | ridotto € 4); Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (gratuito); Museo civico del Risorgimento (intero € 5 | ridotto € 3); Fondazione Collegio Artistico Venturoli (intero € 5 | ridotto € 3); Museo Ottocento Bologna (intero € 12 | ridotto € 10); Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni (intero € 5 | ridotto € 3); Musei e Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto (intero € 5 | ridotto € 3). Altre sedi sono ad ingresso gratuito.