MNRI Palazzo Carignano facciata Museo Risorgimento Torino 01

Una mostra, un convegno internazionale, un ciclo di incontri e un mese di aperture straordinarie del Parlamento Subalpino vedranno il  Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino  caratterizzarsi e promuoversi come  luogo culturale relazionato con la città, ma anche con il mondo della ricerca e con le altre istituzioni a livello nazionale, capace di coinvolgere pubblici differenziati.

Questo concetto fa parte della visione del nuovo direttore del Museo, Alessandro Bollo, che ha ideato, insieme con la presidente Luisa Papotti, il programma culturale 2024.

Il primo appuntamento, in ordine di tempo, sarà l’apertura straordinaria del Parlamento Subalpino, visitabile tutte le domeniche dal 5 maggio al 2 giugno, sperimentazione che permetterà di valutare i costi, con l’obiettivo di tenerlo sempre aperto.

Per portare nelle sale più giovani e più turisti in autunno sarà realizzata una videoguida di nuova generazione per fornire percorsi differenziati, rivolti ai ragazzi e alle famiglie, che consentirà ai visitatori di scoprire e conoscere i luoghi del Risorgimento di Torino.

A metà ottobre verrà inaugurata la mostra Rileggere il Risorgimento. Torino- Italia 1884 – 2024 che racconterà di un momento fondativo della storia del Museo, così come di molti Musei del Risorgimento in Italia, cioè il primo allestimento del Tempio del Risorgimento, all’interno dell’Esposizione Generale Italiana del 1884 che si tenne a Torino al Valentino.

La mostra sarà un grande esercizio di riflessione sull’oggi, che coinvolgerà i principali musei del Risorgimento in Italia, ai quali sarà chiesto di selezionare oggetti e simboli capaci di comunicare  alle persone e ai giovani d’oggi il valore simbolico del Risorgimento e dei suoi ideali.

Dal 4 al 6 dicembre i più importanti studiosi italiani ed europei si riuniranno per il Convegno Internazionale dal titolo Rileggere il Risorgimento. Torino 1884 – 2024, organizzato con l’Università di Torino e al Comitato di Torino dell’Istituto di Storia per il Risorgimento Italiano con l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte sugli studi storiografici risorgimentali.

Si tratta di un programma che punta a vedere crescere il numero dei visitatori, già incrementato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso nei primi tre mesi dell’anno, infatti, il Museo ha registrato 36mila presenze, a fronte delle 31mila dello stesso periodo dell’anno precedente, dopo che le presenze nel 2023 erano state 128mila.