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Lo scienziato che diede una svolta fondamentale alla storia della comunicazione…

Guglielmo Marconi nacque a Bologna il 25 aprile 1874, figlio di Giuseppe Marconi, piccolo proprietario terriero originario di Pontecchio,  e Annie Jameson, nipote del fondatore della distilleria irlandese Jameson.

Il giovane Marconi fu  educato privatamente, dapprima negli studi di Bologna di Augusto Righi, poi presso l’istituto Cavallero di Firenze, ma i due anni di studio presso la Bedford School in Inghilterra lo fecero venire in contatto con le teorie di Heinrich Hertz, che aveva recentemente dimostrato la possibilità di produrre e rilevare le onde radio.

Grazie alla collaborazione di Righi, Marconi riuscì ad entrare in possesso di alcuni articoli di Hertz, che lo introdussero alla materia e tra il 1894 e il 1895 si trasferì nella residenza di campagna della sua famiglia, nel comune di Pontecchio dove, grazie alla collaborazione del maggiordomo, creò un piccolo laboratorio fisico dove condusse i primi esperimenti in campo radiofonico.

Nonostante avesse a disposizione un’attrezzatura artigianale, Marconi nell’autunno del 1894 realizzò un allarme meteorologico, l’estate successiva spostò il suo laboratorio e tutti i macchinari all’esterno della villa, per amplificare la potenza della trasmissione senza fili, riuscendo a coprire distanze sempre maggiori.

Ben presto riuscì a trasmettere il segnale sino ad una distanza di 2,4 chilometri, oltre una collina che si frapponeva tra il mittente e il ricevente del messaggio.

A questo punto Marconi si rivolse al Ministero delle Poste e dei Telegrafi per ottenere fondi statali e proseguire con i suoi esperimenti.

Ma il Ministro non ritenne il progetto degno di nota e cestinò la lettera del giovane inventore bolognese.

Grazie ad alcuni diplomatici amici di famiglia, Guglielmo si trasferì a Londra, dove conobbe William Preece, ingegnere capo del servizio postale britannico e dove fu in grado di effettuare diverse dimostrazioni di fronte a membri del Parlamento e del Governo inglese.

I notabili britannici decisero di finanziare le ricerche del ventenne italiano.

Il 13 maggio 1897 Marconi effettuò la prima trasmissione senza fili trans marina, in grado di trasmettere il messaggio Are you ready al di sopra del Canale di Bristol, una piccola insenatura marina ampia poco più di 6 chilometri.

Nel giro di pochi mesi Marconi fu in grado di estendere il raggio del suo apparato, arrivando ben presto a coprire distanze superiori ai 10 chilometri, nel luglio 1897 portò avanti degli esperimenti per conto del Governo italiano a La Spezia, mentre il 27 marzo 1899 effettuò la prima comunicazione transnazionale, spedendo un messaggio attraverso La Manica.

In seguito Marconi si recò, per la prima volta, negli Stati Uniti, dove si occupò di comunicare i risultati dell’America’s Cup per conto del quotidiano The New York Herald.

Lo scienziato, a bordo di un vascello a seguito della regata, comunicava le evoluzioni ai giornalisti situati sulla costa, che potevano redigere i loro articoli in anticipo sulla concorrenza.

Vista l’esperienza positiva, Marconi iniziò a gettare le basi per realizzare un impianto così potente da poter inviare un messaggio al di là dell’oceano, fondando una base radio nel Newfoundland (Canada), con lo scopo di ricevere un messaggio inviato dalla stazione di Poldhu, in Cornovaglia.

Utilizzando un’antenna dal diametro di circa 160 metri, Marconi e i suoi assistenti furono in grado di inviare un breve messaggio in codice Morse per circa 3.500 chilometri, recapitandolo senza troppi problemi.

Era il 12 dicembre 1901 e il mondo non fu pìù lo stesso.

L’anno successivo Marconi riuscì a trasmettere ad oltre 3.300 chilometri di distanza e il 18 gennaio 1903, dalla base di Glace Bay in Nova Scotia, effettuò la prima trasmissione transoceanica dal continente americano.

Le radio progettate e realizzate dalla Marconi Company,  fondata nel 1897 in Inghilterra, iniziarono ad essere installate a bordo delle navi e spesso salvarono la vita a migliaia e migliaia di passeggeri. Infatti il 23 gennaio 1909 i 1.700 passeggeri del transatlantico statunitense “Republic” vennero messi in salvo grazie al messaggio di soccorso inviato dai marconisti della nave.

Nel frattempo, nel dicembre 1909, Marconi vinse il Premio Nobel per la Fisica per i suoi studi e i suoi esperimenti nel campo delle comunicazioni senza fili, nel 1914 venne nominato Senatore a vita e insignito della Gran Croce dell’Ordine Reale Vittoriano.

Marconi poi prese parte alla Prima Guerra Mondiale, dapprima nelle fila della fanteria e successivamente in quelle della marina.

Nel 1927 fu nominato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), mentre nel 1930 venne messo a capo della Regia Accademia d’Italia,

Lo scienziato nel 1929 venne chiamato da Papa Pio IX a realizzare il primo impianto di trasmissione radio della Città del Vaticano in quello stesso anno gli venne conferito il titolo ereditario di Marchese.

Guglielmo Marconi continuò ad avere cariche e titoli sino fino allo sua morte, avvenuta il 19 luglio 1937 nella sua casa di Roma.