Foto da Chiara

Sabato 18 e domenica 19 maggio si svolgerà la XXII edizione di Coniolo Fiori, la mostra mercato florovivaistica che vedrà la presenza di 100 espositori che presenteranno oltre a fiori e piante, anche arredi, oggetti, attrezzi per il giardino e non mancherà una selezione di piccoli produttori di eccellenze alimentari.

Coniolo Fiori è ideato  dal Comune di Coniolo e dalla Associazione Culturale Coniolo è… , con il patrocinio della Provincia di Alessandria, Alexala, Aree Protette Po Piemontese, Ecomuseo della Pietra da Cantoni, Asproflor Comuni Fioriti e Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini.

Oltre alla conferma della presenza di molti dei migliori vivaisti italiani, come Rose Barni, Vivai Pozzo, Fratelli Gramaglia, Vivaio Buffa, Vivaio Angelo Paolo Ratto, Vivai Giani, Floricoltura Graziella, Floricoltura Liviana Nifantani e Vivaio Le Muse,gli appassionati potranno trovare importanti novità tra i vivasti, tra cui Il melo selvatico, Beeplant, il giardino di famiglia e Raziel.

L’inaugurazione di Coniolo Fiori sarà alle 11 di sabato 18 maggio, poi avverrà la consegna della seconda edizione del Premio Massimo Matteini, grande amico di Coniolo Fiori e  i famigliari lo consegneranno a Frank van Suchtelen, olandese, a testimoniare l’importanza del riconoscimento.

Altra novità, per i bambini, sarà il percorso sensoriale laboratorio Le piante e i fiori ci parlano a cura di Asproflor, a partecipazione gratuita, come rimane anche l’ingresso alla manifestazione, dove si troveranno aree parcheggi serviti da bus navette, ma anche una area per i camper, anche questa per la prima volta a disposizione.

Coniolo Fiori sarà anche l’occasione per far scoprire a molti l’originale storia di Coniolo, il paese che visse due volte all’interno del Museo Etnografico che si trova nel palazzo del municipio, mentre ritornerà ad essere premiato il giardino più bello, riconoscimento che raddoppia, in quanto ci sarà un premio anche all’angolo più curato, per premiare anche chi ha solo un piccolo spazio o angolo a disposizione.

La collocazione di Coniolo nella zona formata dalla confluenza di due corsi d’acqua giustifica il toponimo connesso a Cunneolus,  diminutivo di Cuneus, cioè una punta di terra tra due fiumi, da cui deriva il nome di Cuniolus, attestato sin dal 1118.

Poche sono le notizie storiche pervenute relative alle prime vicende del borgo, infatti le sue origini risalgono al periodo medievale e fu, insieme a Casale Monferrato e Pontestura, possedimento feudale dei marchesi del Monferrato, di cui seguì le vicende nel corso dei secoli.

Nel 1928, per decisione del governo fascista, Coniolo fu inglobato nella giurisdizione del vicino comune di Pontestura e riottenne la piena autonomia nel 1948.

Da vedere sono la seicentesca parrocchiale dell’Assunta e di Sant’Eusebio, ristrutturata nel XIX secolo.  e alcuni ruderi della cinta fortificata appartenenti all’antico castello.