Dal 17 dicembre al 3 maggio 2020, dopo il successo dello scorso anno alla Cinémathèque française di Parigi, arriva all’Ara Pacis di Roma la mostra C’era una volta Sergio Leone, omaggio al grande regista, che ha reso leggendari miti come il West o l’America, a 90 anni dalla nascita e 30 anni dalla morte.

Il percorso espositivo, curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini, racconta un mondo che affonda le radici nella vita del padre di Sergio Leone, regista nell’epoca d’oro del muto italiano con lo pseudonimo di Roberto Roberti.

Sergio omaggiò il padre firmando Per un pugno di dollari con lo pseudonimo di Bob Robertson.

Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversò il peplum, riscrisse il western e arrivò al suo culmine in C’era una volta in America, cui sarebbe seguito un film dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono poche pagine scritte prima della sua scomparsa.

Il cinema di Sergio Leone è anche un omaggio ai classici del passato, da John Ford ad Anthony Mann, con un gusto per l’architettura e l’arte figurativa che si vede nella costruzione delle scenografie e delle inquadrature, dai campi lunghi dei paesaggi metafisici suggeriti da De Chirico, alla citazione di Love di Robert Indiana in C’era una volta in America, metafora del salto in un’epoca nuova.

Per Leone la fiaba è il cinema, ma il suo desiderio di raccontare i miti era in conflitto con la sua cultura d’italiano che ha conosciuto la guerra e attraversato la stagione neorealista e solo da Per qualche dollaro in più si permise di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua ossessione per il mito curando ogni minimo dettaglio.

Grazie ai materiali d’archivio della famiglia Leone e di Unidis Jolly Film i visitatori possono vedere lo studio di Sergio, dove nascevano le idee per il suo cinema, con i suoi cimeli e la sua libreria, per poi vedere i suoi film attraverso modellini, scenografie, bozzetti, costumi, oggetti di scena, sequenze indimenticabili e tante magnifiche fotografie di un maestro del set come Angelo Novi, che ha seguito tutto il lavoro di Sergio Leone da C’era una volta il West.

La mostra è suddivisa in diverse sezioni: Cittadino del cinema, Le fonti dell’immaginario, Laboratorio Leone, C’era una volta in America, Leningrado e oltre, dedicata al progetto incompiuto, e L’eredità Leone.

Orari di accesso alla mostra: Tutti i giorni ore 9.30-19.30; 24 e 31 dicembre 9.30-14.00; 1 gennaio ore 14.00-20.00 ed è chiusa il 25 dicembre.