Per la prima volta in Europa ci sarà una mostra dedicata alla pittrice più famosa del Messico: Frida Kahlo.

Infatti, Torino ospiterà Frida Kahlo trought the lens of Nikolas Muray, una mostra organizzata da Next Exhibition e Ono Arte Contemporanea, nella suggestiva cornice della Palazzina di Caccia di Stupinigi dal 2 febbraio al 3 maggio.

Il 17 settembre 1925, a 18 anni, un grave incidente vide l’inizio della sofferenza di Frida Kahlo, con tre fratture alla colonna vertebrale nella regione lombare, undici fratture alla gamba sinistra e la rottura di femore e costole.

Dopo trentadue operazioni la pittrice fu dimessa dall’ospedale e costretta a letto con il busto ingessato, cosi iniziò quindi ad avvicinarsi sempre di più alla letteratura comunista e a coltivare la sua passione per la pittura.

Grazie ad un cavalletto adagiato sul letto e a uno specchio posto sul soffitto della sua camera, Frida dipinse i suoi primi autoritratti e disse una volta che “Io ho dipinto solo me stessa, perché si è soli nella sofferenza, perché la sofferenza genera la solitudine”.

La dedizione alla pittura la portò a conoscere Diego Rivera, pittore e muralista messicano, che fu il grande amore della sua vita, ma anche la principale causa di dolore e sofferenza a causa dei continui tradimenti.

Frida fu una donna dalle mille sfaccettature, ricca di amore e di passione, che infranse ogni tabù sul corpo e sulla sessualità femminile con le sue opere, esaltando le sue origini con una serie di abiti di campagna colorati e costumi indio, portando sulla tela ogni suo stato d’animo, poiché i suoi dipinti sono l’espressione della sua sofferenza e del suo ostinato attaccamento alla vita.

A Torino ci saranno 60 ritratti che hanno visto i suoi sorrisi, le sue espressioni, i suoi occhi e i suoi colori, approfondendo sentimenti ed emozioni nascosti di Nikolas Muray, che ebbe un lungo rapporto con la Kahlo, e, prima da amanti e poi di amicizia, nata negli anni Trenta a Città del Messico.

Tutto questo per una donna con una personalità così complessa e impossibile da raccontare e che, nonostante il suo terrore per la morte, rimase in vita nei suoi quadri e nei ritratti scattati da Muray.

La mostra sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17,30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 18,30.

Il biglietto d’ingresso intero costerà 14 euro, ridotto 12 euro, con la Tessera Musei 10 euro e sarà gratuito per i bambini fino ai 6 anni.