E adesso una domanda: che cosa ci ha portato il natale?

Le solite cose festoni colorati pioggia e influenza, una vera epidemia, 13 milioni di italiani a letto.

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Un italiano su 4 e 5 mila sono passati a miglior vita, le strade, le fabbriche, gli uffici, i mercati si sono mezzi vuotati.

A riempirsi sono stati gli ospedali, doppi letti dunque anche se le cliniche sono sempre le stesse, quando MAO starnuta dice un proverbio inglese coniato da poco il mondo si ammala.

Infatti l’epidemia di quest’inverno è nata a Hong Kong nel luglio del ‘68 un anno e mezzo fa, ha impiegato 18 mesi per arrivare in Italia, ma in compenso ci ha accolti del tutto impreparati.

Adesso che è quasi passata è risalita al nord, ha varcato le alpi, possiamo fare il bilancio.

Negativo senz’altro, l’influenza non è pericolosa? E chi lo dice…

Non bastano sciroppi e supposte, gocce, iniezioni, che vengono dopo, occorre fermare il virus prima che arrivi.

Ma come, col vaccino che c’è in qualche paese fuori d’Italia è stato distribuito tenuto conto che il ceppo dell’influenza è quasi sempre lo stesso prevenire insomma non soltanto reprimere.

Senza contare il pericolo di ricadute, staremo a vedere fra due anni fra tre il girotondo ricomincia, pensiamoci in tempo…

Quando un epidemia di influenza mandò a letto migliaia di italiani. Eravamo negli anni ‘60

Video Istituto Luce