Il Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio dal 1997 ha lo scopo di conservare e valorizzare oggetti, macchine, prodotti e documenti riferiti all’industria tessile locale e ad altri settori della tradizione industriale bustese, oltre a promuovere attività di carattere culturale e informativo sulla storia della produzione tessile, nei suoi processi lavorativi, industriali e sociali.

Sede del Museo è l’edificio che ospitava il reparto filatura di una delle principali manifatture della zona, il Cotonificio Carlo Ottolini, oggi un esempio di archeologia industriale nella città, edificato tra il 1891 e il 1896, con un modello ispirato allo stile neogotico diffuso in Lombardia in quegli anni, come se fosse un castello, con finestroni ogivali completati da figure antropomorfe, merlature e torri.

Dopo gli anni Settante le nuove esigenze di organizzazione portarono al trasferimento delle attività in Valle Olona e l’abbandono dell’antica fabbrica, così il Comune di Busto Arsizio acquisì l’intera aerea e diede avvio ai lavori per un parco pubblico che oggi circonda il castello.

Successivamente l’edificio fu oggetto di un lungo restauro per destinarlo a museo dell’industria.

Il Museo è articolato su tre livelli, seguendo le fasi di lavorazione della fibra tessile.

Al piano terra sono esposti numerosi macchinari per la filatura e la tessitura, mentre al primo piano ci sono le macchine per la lavorazione a jacquard e i materiali per il finissaggio, la confezione e la spedizione dei prodotti finiti, oltre a strumenti di precisione per la misurazione dei titoli del filato. Proseguendo la visita, un’area è dedicata alla tintoria e alla stampa, dai metodi tradizionali più antichi a quelli attuali, mentre una grande sala al secondo piano è dedicata alla schirpa, la dote delle spose dell’Alto Milanese, realizzata con tessuti locali.

Nelle vetrine sono esposti capi di abbigliamento intimo femminile ricamati, lenzuola, tende e tovaglie, oltre alla Sala Fibre nuove, inaugurata nel 2002 e dedicata alle varie fibre di sintesi chimica fino ai nuovi prodotti ad alta tecnologia impiegati nell’astronautica, nella moda, nello sport e nella medicina.

Sempre nel 2002 è stata aperta la Sala del Ricamo industriale situata in un edificio attiguo al Museo, con macchinari, preziosi ricami e capi d’abbigliamento realizzati industrialmente, provenienti dalle collezioni d’industrie del gallaratese, zona ove questa lavorazione è tradizionalmente diffusa.

L’Amministrazione Comunale promuove presso il Museo Industriale e le Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna una serie di attività didattiche rivolte a vari tipi di pubblico, per valorizzare le collezioni museali presenti sul territorio e diffondere la loro conoscenza, insieme a quella delle tradizioni e della cultura locale.

Presso il Museo del tessile si propongono laboratori didattici per le scuole progettati per specifiche fasce di età e visite guidate per i vari tipi di pubblico sulla collezione permanente e sulle mostre temporanee.

Nella Biblioteca del Museo del Tessile ci sono numerosi volumi tra cui: documenti, manuali tecnici, riviste specializzate, pubblicazioni sul mondo del tessile, cataloghi tecnici e campionari di tessuti appartenenti alla collezione del Museo, oltre a testi concernenti la storia del territorio bustese e delle zone limitrofe e un catalogo informatizzato consultabile presso i terminali della Biblioteca Civica.