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Ad Abbiategrasso chi percorre la strada che dal Palazzo Comunale conduce a Santa Maria Nuova si trova di fronte la storica chiesa di San Bernardino, dedicata al santo senese del Trecento.

La dedicazione di Abbiategrasso a Bernardino è legata a un suo passaggio durante il viaggio verso Vigevano, ma il piccolo oratorio, insufficiente per la presenza nello stesso luogo della Confraternita di San Bernardino e della Scuola del Rosario, fu sostituito, a partire dal 1604, dalla nuova chiesa edificata con il consenso del Cardinal Federico Borromeo.

Il progetto iniziale venne poi modificato da Francesco Maria Richini (1584-1658), celebre architetto del Barocco milanese, che ideò i disegni per la facciata, poi terminata nel 1756.

Alla fine del Seicento l’abbiatense Carlo Federico Pietrasanta progettò la sagrestia, il coro e intervenne nel campanile e nella facciata, infine nell’Ottocento restauri e decori si succedono, culminati nella costruzione dell’altare maggiore.

Oggi la slanciata facciata ha mantenuto in parte le forme progettate dal Richini, con la parte bassa e la terminazione in alto, mentre la fascia centrale con la grande finestra con decoro borrominiano è un’aggiunta settecentesca, dovuta al Pietrasanta.

L’insieme è privo di eccessi decorativi e di movimenti curvilinei, come nelle chiese dell’epoca di San Carlo, così s’inserisce senza contrasto l’aggiornamento rococò della finestra.

All’’interno, che ha perso i decori ottocenteschi, ci son una volta con finestre laterali, cappelle rientranti nella muratura, che hanno conservato la sostanza del progetto del Mazenta con alcuni ritocchi richiniani, come la statua di Sant’Antonio nella prima cappella a sinistra, in un ricco altare barocco in stucco con angeli, l’altare di San Pietro Martire con statue settecentesche, in marmi neri e rosa, mentre a destra troviamo l’altare di San Mauro con un imponente dipinto del 1740 e nella cornice in stucco sopra l’altare maggiore, un dipinto raffigurante San Bernardino circondato da vari stucchi.

Molto più antichi sono gli altari della Madonna dei Sette Dolori, con un dipinto seicentesco circondato da nere colonne tortili e statue di profeti, e l’altare a destra, con un Crocifisso dell’inizio del ‘600 e una lapide in ricordo dei condannati a morte affidati ai Disciplini.

L’organo e l’altare maggiore invece risalgono all’Otttocento, il primo è del 1853, l’altro è del 1820 e ospita una statua del Rusca della Vergine del Rosario con una serie di tondi dipinti, mentre dietro si trova il coro della Confraternita e ai lati ci sono gli stalli di legno, dove sedevano i confratelli.

La chiesa è una delle più ricche di Abbiategrasso, recentemente restaurata e, anche se oggi appare un po’ spoglia, permette di apprezzare varie epoche e stili diversi, unite dalla forte predominanza del barocco richiniano.