Nel cuore di quella meravigliosa città ricca di storia e arte che è Firenze, il Battistero dedicato a San Giovanni Battista, patrono della città, si trova di fronte alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, in piazza San Giovanni, una delle chiese più antiche di Firenze che con la Basilica di San Miniato a Monte, è considerata il più bell’edificio romanico della città.

Il Battistero fu costruito tra l’XI e il XII secolo, per accogliere il fonte Battesimale della Cattedrale e nel corso del XIII secolo fu poi ampliato e decorato.

Gran parte del rivestimento del Battistero, infatti, così come i numerosi frammenti, le iscrizioni antiche, e le colonne che sorreggono la trabeazione, sono arrivati dalle rovine della Florentia romana, risalente al IV-V secolo.

Il primo rivestimento a mosaico realizzato all’interno del Battistero fu nella scarsella, cioè la cappella absidale che ospita l’altare.

Trasformata nel 1202 da semicircolare in rettangolare, l’abside fu decorato dal 1225 da frà Jacopo della Scarsella, primo artista dell’Ordine francescano, chiamato dai Consoli dell’Arte di Calimala, patroni dell’Opera di San Giovanni.

Il monaco raffigurò nei suoi lavori il Battista e la Vergine in trono, con al centro l’agnello mistico, Profeti e Patriarchi.

Dal 1266 fu la volta dei mosaici della cupola, dove la volta esterna parte dal tamburo, mentre quella interna scende fino al secondo livello, dov’è il matroneo.

La volta interna è decorata dai bellissimi mosaici che raffigurano il Giudizio Universale, storie del Battista, di Giuseppe e della Genesi, che si svolge in sei fasce concentriche che tagliano in orizzontale gli otto spicchi e in cinque degli spicchi ogni episodio è separato dagli altri con colonnine pittoriche che richiamano la stessa divisione in tre del rivestimento marmoreo.

In alto al centro, intorno all’apertura della lanterna, ci sono i motivi ornamentali, con l’immagine di Cristo circondato da Serafini e dalle gerarchie angeliche, nella terza fascia sono storie della Genesi, nella quarta storia di Giuseppe, nella quinta storie di Cristo e nell’ultima storia del Battista.

La zona absidale è dominata dalla figura del Cristo Giudice con ai lati gli angeli che annunciano il Giudizio, la Vergine, il Battista e gli Apostoli, la Resurrezione dei morti e la divisione dei Beati dai Dannati.

Tutto il ciclo fu completato dai mosaicisti veneti su disegni e cartoni forniti dai migliori artisti fiorentini dell’epoca, come il Maestro della Maddalena, Meliore di Jacopo, il Maestro del San Francesco Bardi, Gaddo Gaddi e soprattutto Coppo di Marcovaldo e il suo allievo Cimabue, che avrebbe fornito i disegni per le storie di Giuseppe.