Nel cuore della Brianza, a Olginate, in provincia di Lecco, c’è una frazione ormai abbandonata su una montagna, nota come Consonno, la città dei divertimenti che nacque dal nulla nell’Italia del boom economico.

Tutto ebbe inizio nel 1962 quando un eccentrico imprenditore, Mario Bagno, con i titoli di Ingegnere, Grande Ufficiale e Conte di Valle dell’Olmo, acquistò da un’immobiliare locale per 22 milioni e mezzo di lire del tempo, questo piccolo tranquillo borgo agricolo abitato da 300 persone, immerso nel verde, a seicento metri sulle prealpi lombarde, con uno straordinario panorama che comprendeva le prime alture alpine e la valle dell’Adda. Bagno scelse il paese per il suo più ambizioso, folle, eccentrico e visionario progetto imprenditoriale, costruire una sorta di Las Vegas in Brianza, riproponendo qui quello che si vedeva nei cinematografi del tempo, con tutti gli annessi e connessi.

Così dopo aver costruito una strada di accesso, fece abbattere tutte le vecchie case dell’antico borgo agricolo di Consonno, il palazzo comunale e l’unico negozio e dal nulla edificò una città dei balocchi per grandi e piccini.

Il progetto faraonico, prese forma con idee bizzarre, eccentriche e kitsch. La struttura principale ricordava un castello, quindi c’era una galleria commerciale arabeggiante con un minareto, una pagoda cinese, fontane multipiano e un hotel di lusso, con rimandi ovviamente ai grandi film americani, il Plaza.

Balere, negozi, ristoranti, sale giochi, con celebrità, cantanti famosi, calciatori e divi televisivi del tempo che erano i testimonial del luogo, fecero si che Consonno si riempì di turisti, di curiosi, di gente in cerca di divertimento, emozioni e anche di avventure non sempre legali, proprio come nella vera Las Vegas d’oltreoceano, ma in tono minore.

Il sogno del Conte durò poco meno di dieci anni. Alla fine degli anni 60, il clima era decisamente cambiato, non c’era più il boom, ma la contestazione, poi il terrorismo con le sue inquietudini e la botta della crisi petrolifera del 1973, con l’austerity che portò alla contrazione definitiva dei consumi. Nel 1976 i turisti erano diminuiti notevolmente e Bagno, che aveva il sogno di costruire un circuito di Formula 1 e un’autostrada, fu costretto a ridurre le sue ambizioni. La sfortuna ci mise anche il classico zampino con una frana che interruppe la strada di collegamento fra Consonno e Olginate lasciandola completamente isolata e la città del divertimento si spopolò.

Bagno provò a riconvertire l’enorme complesso in una località per anziani usando l’hotel ormai deserto come casa di riposo, ma questa struttura fu definitivamente abbandonata e Consonno divenne in breve tempo area dismessa, via via sempre più spettrale con le sue eccentriche strutture abbandonate.

Negli anni a seguire la devastazione e i vandalismi sono stati tanti, eppure Consonno conserva un’atmosfera particolare, tra il suggestivo e l’inquieto. Tra la città fantasma di molti film americani e la decadenza postindustriale. Metà di gite domenicali nella bella stagione, posto ricercato da fotografi e videomaker, ma purtroppo anche da vandali.

Non si sa ancora quale sorte toccherà al borgo, si parla di lavori, ma non c’è un vero e proprio progetto sul tavolo.

Oggi però Consonno, dopo l’abbandono, è tornata a rivivere grazie all’Associazione Amici di Consonno che hanno deciso di salvare il borgo dall’abbandono totale, in collaborazione con il Comune di Olginate e la proprietà della famiglia del conte Bagno.

Se per anni l’unico momento del piccolo borgo era la messa domenicale, oggi il Paese rivive da aprile a ottobre dopo che, grazie al Comune e alla Comunità Montana,  la strada di accesso principale da Olginate è stata sistemata.

Da Pasquetta alla prima domenica di ottobre, l’Associazione Amici di Consonno apre il Bar de La Spinada tra le 10 e le 19, situato in quella che era la tavola calda data dalla Famiglia Bagno in comodato al Comune che l’ha concessa all’Associazione.

Durante l’anno si svolgono diverse feste sempre a cura dell’Associazione, come Pasquetta a Consonno, la Festa del Primo Maggio, la Sagra di San Maurizio a settembre e la Burollata (castagnata) a inizio ottobre, mentre vengono organizzate anche visite guidate da volontari dell’Associazione, anche su richiesta.

Il sito ufficiale è www.consonno.it.