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L’edizione di Santarcangelo Festival, con il nome di Futuro Fantastico (II movimento). Festival mutaforme di meduse, cyborg e specie compagne, dall’8 al 18 luglio, è l’ultimo atto di Santarcangelo Festival 2050, il cinquantenario della longeva manifestazione italiana dedicata alle arti della scena contemporanea, iniziato a luglio 2020.

 In occasione di quest’anniversario, la prima giornata del Festival ha in programma tre appuntamenti dedicati.

Alle 19, allo Sferisterio, trasformato dalla scorsa edizione nel Bisonte Cafè, si presenta in anteprima nazionale il libro Santarcangelo 50 Festival della storica e critica del teatro Roberta Ferraresi, edito da Corraini Edizioni, con i risultati di due anni di lavoro e studio sulla storia del Festival.

La Galleria dell’Immagine dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini, presso la Biblioteca Civica Gambalunga, ospita la mostra fotografica Santarcangelo ’80 Revisited, a cura di Uliano Lucas, con fotografie di Carla Cerati, Mario Dondero, Maurizio Bizziccari, Maurizio Buscarino, Gian Butturini e dello stesso Lucas.

Alle 21, presso la Sala Wenders del Supercinema, si terrà la presentazione e proiezione del documentario 50 – Santarcangelo Festival, diretto da Michele Mellara e Alessandro Rossi e prodotto da Mammut Film, già proposto con successo alle Giornate degli Autori della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

C’è anche la realizzazione di un villaggio temporaneo ecosostenibile progettato da AMA | Matteo Ascani, dal 9 luglio fino alla fine del Festival, abitato da un gruppo di circa cinquanta artiste e artisti da tutta Europa che tenteranno di rispondere alla domanda di come le pratiche collaborative possono sovvertire l’attuale scenario, in questo senso il complesso è uno spazio per prototipare scenari alternativi, anche grazie ai cinque laboratori curati da Jozef Wouters e Bart Van den Eynde, sullo spazio e la capacità di performare nuove relazioni; Lotte van den Berg/Building Conversation, su comunicazione e riti magici; Riccardo Benassi, sulla politologia dell’immaginario; Cristina Kristal Rizzo, su ecosistemi ultra umani e inter specie e Valentina Pagliarani che, con l’aiuto di cinque bambini della Scuolina Selvatica di Sarsina, invita gli adulti a mettere in discussione le proprie convinzioni.

Il 18 luglio, alle 11.30, nel cortile della Scuola Pascucci, il progetto sarà presentato pubblicamente in un’assemblea con la partecipazione di Annalisa Sacchi, Frederik Le Roy, Silvia Bottiroli, Sodja Lotcker e Frédéric Plazy. direttori delle istituzioni formative coinvolte, e i contributi dei facilitatori e partecipanti al Campo, oltre che della Rappresentanza Generale della Comunità Fiamminga e della Regione delle Fiandre, dell’Ambasciata dei Paesi Bassi e dalla città di Ghent e di BE PART, progetto di cooperazione internazionale finanziato dal programma Europa Creativa della Commissione Europea.