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Il progetto del Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone, sulle rive del Lago di Como è nato dalla concezione poetico-filosofica della Natura Naturans del poeta Carlo Invernizzi, che pone al centro delle proprie riflessioni l’uomo in relazione con quanto lo circonda, e la sua capacità di percepire e sentire tutto come parte integrante del divenire vitale.

L’Associazione Culturale Amici di Morterone fu fondata nel 1986 per tradurre in fare attivo questa stessa visione e per trasformare Morterone in un laboratorio di creatività. Dal 1988 quest’idea divenne un Museo degli artisti, non come insieme di opere o di oggetti, ma di pensieri e di creatività.

Proprio per le caratteristiche ambientali di Morterone l’idea assunse la forma di un grande museo a cielo aperto che oggi conta più di trenta opere immerse nella natura, tra le case del paese e sulle pareti degli edifici.

Le opere sono state realizzate dai grandi protagonisti dell’arte internazionale, giunti a Morterone, dove l’arte non è semplicemente spostata in esterni, dai musei o da altri spazi deputati, per essere fruita nella natura, ma è concepita in relazione ad essa.

All’interno della Chiesa della Beata Vergine Assunta sono presenti l’Altare Fiore e il fonte battesimale Il fiore dell’acqua dell’artista Rudi Wach, mentre all’interno della sala municipale Niele Toroni ha realizzato Impronte di pennello n. 50 a intervalli di 30 cm.

Sino a oggi hanno preso parte a questo progetto con opere installate all’aperto Gianni Asdrubali, Francesco Candeloro, Nicola Carrino, Lucilla Catania, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, Igino Legnaghi, François Morellet, Pino Pinelli, Bruno Querci, Ulrich Rückriem, Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Niele Toroni, David Tremlett, Grazia Varisco, Michel Verjux e Rudi Wach.

Inoltre, nella sala espositiva del Palazzo municipale ci sono state esposizioni di artisti italiani e stranieri che hanno sempre frequentato il territorio e la comunità morteronese tra cui Rodolfo Aricò, Alan Charlton, Dadamaino, Riccardo De Marchi, Lesley Foxcroft, Mario Nigro, Günter Umberg ed Elisabeth Vary.

Nella Casa dell’Arte, aperta a marzo 2021, ci sono opere di artisti che nel corso degli anni hanno partecipato al progetto dell’Associazione Culturale Amici di Morterone e che non possono essere installate negli spazi all’aperto, come quelle di Rodolfo Aricò, Enrico Castellani, Alan Charlton, Dadamaino, Riccardo De Marchi, Luigi Erba, Lesley Foxcroft, Bernard Frize, Riccardo Guarneri, Mario Nigro, Angelo Savelli, Antonio Scaccabarozzi, Raffaella Toffolo, Günter Umberg, Elisabeth Vary, oltre a lavori di artisti già presenti nel Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto, quali Gianni Asdrubali, Francesco Candeloro, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, François Morellet, Pino Pinelli, Bruno Querci, Nelio Sonego, Niele Toroni, David Tremlett, Grazia Varisco e Rudi Wach.

All’esterno dell’edificio ci sono Ricostruttivo 2010. Progetto Paesaggio Morterone di Nicola Carrino, π piquant neonly n°8 1=6°, neon di François Morellet e Ohne Titel, scultura di Ulrich Rückriem.

Inoltre, in Località Pradello c’è l’opera Sverzeke di Gianni Asdrubali e, in Località Prà de l’Ort, l’installazione sonora di Balas & Wax (Susy Bielak & Fred Schmalz) Manodopera, che fanno parte del percorso del Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto, creato nel rispetto dell’incontaminatezza del territorio per rendere Morterone un autentico viaggio poetico.