A Torricella Peligna, in Abruzzo, dal 19 al 22 agosto torna il John Fante Festival Il dio di mio padre, giunto alla XVI edizione.
La manifestazione, fin dalla prima edizione, è organizzata dal Comune di Torricella Peligna per ricordare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), il cui padre Nicola era un muratore originario proprio del piccolo paese abruzzese.
Dopo un anno e mezzo, si torna alla normalità con tutti gli eventi in presenza, e alle tre giornate canoniche si aggiunge una quarta per compensare la programmazione ridotta dello scorso anno.
Una novità di quest’anno è un servizio navetta che darà la possibilità al pubblico di giungere a Torricella Peligna per seguire il Festival, partendo da Pescara e passando per Lanciano, per creare, nel territorio, un ponte virtuale tra la città e il borgo.
Tra gli ospiti di questa edizione, che ha come tema il rapporto tra Fante e gli Usa, ci saranno Andrea Purgatori, Franco Arminio. Concita De Gregorio e l’americana Virginia Jewiss, italianista della Yale University; traduttrice negli USA della scrittrice Premio Strega Melania Mazzuzzo e di Roberto Saviano.
Ci sarà anche l’evento Dante ringiovanito: La Divina Commedia per piccoli lettori; che nell’ambito delle celebrazioni dantesche di quest’anno focalizza l’attenzione su Dante e i piccoli lettori, per cogliere la bellezza di un testo complesso come la Divina Commedia, attraverso gli innumerevoli adattamenti italiani e statunitensi.
Inoltre saranno presentate delle novità editoriali come il volume bilingue, italiano e inglese, La Divina Commedia in Fiaba, a cura di Fiorella Rotili Pasquini ed Emilio Pasquini. Illustrato da Alessandro Sanna, Disney PaperDante, scritto da Augusto Macchetto e illustrato da Giada Perissinotto.
Quest’anno al Festival una novità, le ultime ricerche su Fante scrittore originario degli studiosi Luigi Mastrangelo (Università di Teramo) Elisa Bordin (Università Ca’ Foscari di Venezia) e Matteo Cacco (Università di Colonia).
Si parlerà anche delle origini potentine della madre di Fante con Rosa Capoluongo e Paolo Albano, di come Arsenio D’Amato ha conciliato la sua passione letteraria per Fante e il mestiere di pizzaiolo con il locale Dago Red di Sant’Arsenio, nel salernitano, a due passi da Potenza, e cosa ha spinto Iole Cianciosi a dedicare una rubrica della rivista Formicaleone allo scrittore.
Tornano anche i premi, cui quello che prende spunto dal personaggio di Arturo Bandini rivolto agli esordienti, il Premio John Fante Opera Prima, con i tre finalisti Alice Urciuolo, Barbara Frandino e Marcello Domini, e il Premio alla Carriera in collaborazione con la Cantina Contesa, sarà assegnato allo straordinario reporter e scrittore Fabrizio Gatti.