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Lo stadio delle Alpi di Torino era la grande arena che ospitò grandissimi eventi negli anni Novanta e, soprattutto, fu la sede di alcune partite dei mondiali del 1990.

Tutto ebbe inizio nel 1984, quando i mondiali di calcio del 1990 furono assegnati all’Italia e, per questo, Torino decise di dotarsi di una nuova struttura, poiché il vecchio stadio comunale inaugurato nel 1933 non era sufficiente per accogliere i bisogni delle due squadre della città.

Si decise di costruire un nuovo impianto moderno e all’avanguardia che potesse soddisfare tutte le esigenze e, dopo aver ispezionato il territorio per cercare il posto perfetto in cui costruire il nuovo impianto, si scelse la Continassa, una zona alle porte di Venaria.

Il progetto iniziale prevedeva la costruzione di decine di migliaia di parcheggi, con tribune per 69.295 posti a sedere coperti, idea che lo avrebbe reso il terzo stadio più grande d’Italia.

Lo stadio venne completato dopo soli due anni e per la sua costruzione furono usati blocchi di cemento prefabbricati che costituirono gran parte del nuovo impianto.

La caratteristica principale dello stadio erano le due imponenti vele spiegate tra i due immensi piloni sopra le curve, immagine che divenne il simbolo del complesso.

Negli anni della costruzione, lo stadio fu rinominato da giornali e telegiornali come stadio della Continassa o delle Vallette, poi si pensò di dedicare lo stadio a una nota personalità legata alla storia della città, come Umberto Caligaris, Gaetano Scirea e Sandro Pertini.

Una convenzione tra il comune e l’Acqua Marcia prevedeva però che la decisione del nome fosse presa dal consiglio comunale, e alla fine si arrivò a scegliere tra Agorà, Des Alpes, Eracles, Summit e Zeus.

Venne scelta la versione italianizzata del secondo, e il complesso divenne cosi lo Stadio Delle Alpi.

Lo stadio venne inaugurato il 31 maggio 1990 con una partita tra una selezione di calciatori della Juventus e del Torino contro la squadra del Porto.

Invece la prima partita vera e propria si tenne il 10 giugno dello stesso anno tra Brasile e Svezia, nel contesto di uno dei gironi del campionato del mondo del 1990.

Lo stadio fu teatro di numerose partite di calcio ma fu anche lo sfondo di molti concerti di personaggi di fama mondiale e rimase di proprietà del comune di Torino fino al 2002.

Quando, dopo lunghe trattative, la Juventus acquistò il diritto di superficie del luogo dove si trovava lo stadio, e il comune di Torino cedette alla squadra del Torino l’area del vecchio stadio Comunale, si decise di demolire lo Stadio delle Alpi.

L’11 novembre 2008 iniziò ufficialmente la demolizione dello stadio, conclusa nel giugno del 2009, poi la società juventina vi fece costruire lo Juventus Stadium, poi ribattezzato Allianz stadium, inaugurato nel settembre del 2011.

I motivi che portarono alla decisione di demolire lo stadio delle Alpi furono molteplici, come la problematica relativa alla visione dagli anelli alti dello stadio, che era molto limitata.

Inoltre i costi di manutenzione erano un altro problema rilevante, aggiunto a quello del sistema idraulico che, essendo stato costruito con numerosi difetti, allagava il campo tutte le volte che lo si annaffiava.

Tutta queste serie di problematiche portarono alla decisione dell’abbattimento dello stadio che, però, grazie alle storiche vicissitudini susseguite in quel campo, rimane ancora nel cuore di molti torinesi e non solo.