Il mese di ottobre porta nel vivo della stagione autunnale, caratterizzata da una minore esposizione alla luce del Sole e sancita anche dal ritorno, nei paesi dell’Unione Europea, all’ora solare, che entrerà in vigore nella notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre, quando alle tre del mattino le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, ossia alle due.
Per gli amanti dell’astronomia questo mese comincia con il Sole che si trova nella costellazione della Vergine fino al 31, poi continua il suo percorso fino al suo ingresso nella Bilancia.
A nordest si può seguire l’ascesa della coppia Perseo-Cassiopea e il sorgere dell’Auriga con la brillantissima Capella (α Aurigae), seguite poi dalle luci del Toro con la grandiosa stella Aldebaran (α Tauri) che, assieme alle Pleiadi, sono le avanguardie del cielo invernale.
A Nord, sull’orizzonte, l’asterismo del Grande Carro si trova al punto più basso del suo percorso nel cielo, mentre a Nord-ovest, Boote ed Ercole sono già al tramonto e a ovest si nota il Triangolo estivo Vega, Altair e Deneb, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno, anch’essi al tramonto.
Verso Sud-ovest invece ci sono il Capricorno e l’Acquario e proseguendo verso Sud e Sud-est si trovano i Pesci, La Balena e l’Eridano.
A Est lo scenario si completa con il sorgere di Orione con la sua stella principale Betelgeuse (α Orionis), e dei Gemelli con le sue stelle più brillanti Castore (α Geminorum) e Polluce (β Geminorum) . Allo Zenit si notano il Cefeo e il Pegaso con la costellazione di Andromeda, dove è anche possibile osservare l’omonima galassia con un semplice binocolo, ma in cieli molto bui la s’intravede già a occhio nudo.
Da non perdere è l’ammasso globulare M30 nella costellazione del Capricorno, molto denso e composto da circa 600.000 stelle racchiuse in un volume sferico di circa 90 anni luce.
M30 ha un’età stimata di circa tredici miliardi di anni e al suo interno sono state scoperte un grande numero di stelle vagabonde, che non sono legate gravitazionalmente ad altre quindi libere di girovagare e interagire con altre stelle.
C’è anche una nebulosa planetaria molto suggestiva nella costellazione dell’Acquario, la NGC 7293 o più comunemente la Nebulosa Elica (Helix Nebula) da non confondere con la Nebulosa Anello anche se molto simile per forma e dimensioni, che è situata invece nella Lira.