FRANCE98

Nel 1998 la Coppa del Mondo, che si sarebbe tenuta in Francia, vedeva una fase finale a 32 squadre per una precisa scelta della Fifa, con lo scopo di dare maggiore visibilità alle nazioni dei continenti meno conosciuti.

La Francia, oltre al fattore di giocare in casa, aveva l’asso di Zinedine Zidane, che all’Euro 96 che in maglia juventina si era dimostrato un fuoriclasse di livello assoluto.

Nonostante l’aumento delle partecipanti, non mancarono le sorprese quando, oltre a una nuova crisi dell’Uruguay, ci furono le delusioni della Repubblica Ceca, seconda all’Europeo, e del Portogallo, incapace di sfruttare i suoi talenti.

Aprì il Brasile, regalando due grandi partite con Scozia e Marocco, prima di cedere in rimonta, col primo posto assicurato, alla Norvegia.

L’Italia partì male, agguantando il pareggio col Cile solo nel finale, grazie ad un rigore che Baggio si procurò a fatica, poi travolse il Camerun e superò una deludente Austria.

I problemi, per Maldini, arrivarono dal dualismo che ormai si era creato tra Del Piero, che rientrava da un infortunio, e Baggio, più in forma ma penalizzato nelle gerarchie all’interno della squadra. Dietro gli azzurri si qualificò il Cile, con tre pareggi, grazie all’arbitro che nella sfida decisiva col Camerun annullò agli africani il gol del possibile sorpasso.

I padroni di casa della Francia vinsero a punteggio pieno, pur destando qualche perplessità, soprattutto con Zidane, che si fece espellere contro l’Arabia, mentre brillava la stella del giovane Henry, autore di tre reti.

Alle spalle dei galletti c’era la Danimarca, mentre l’esordiente Sudafrica deluse e gli arabi ormai lontani dai livelli di quattro anni prima.

Il gruppo D vide la Spagna sconfitta all’esordio con la Nigeria, complice un clamoroso errore di Zubizarreta, poi non riuscì a superare il Paraguay e a nulla servì la goleada con la Bulgaria, perché il Paraguay battè la Nigeria, sicura del primo posto, e conquistò gli ottavi di finale.

Deluse in parte l’Olanda, che vinse il girone battendo solo la Corea del Sud e alle sue spalle il Messico precedeva un Belgio ormai in crisi grazie alla rimonta da 2-0 a 2-2 nello scontro diretto.

I campioni d’Europa della Germania vinsero il loro girone davanti alla Jugoslavia, che fece il suo ritorno nel calcio dopo la sanguinosa guerra dei primi anni Novanta.

Il girone fu quello della sfida tra Stati Uniti e Iran, che era al di là di un campo da calcio, ma vinsero gli iraniani, che festeggiarono la loro seconda apparizione dopo quella di venti anni prima.

La Romania batté gli inglesi, piazzandosi al primo posto.

Per i bianchi fu decisivo il successo nello scontro diretto con la Colombia, con una punizione di Beckham, mentre si fece notare il giovane Owen.

L’Argentina sfruttò Batistuta per primeggiare a punteggio pieno nel girone delle debuttanti e alle sue spalle si classificò la Croazia, mentre la Giamaica vinse la sfida col Giappone.

L’Italia aprì gli ottavi di finale eliminando la Norvegia nel caldo di Marsiglia e in serata il Brasile ebbe una facile vittoria nel derby sudamericano col Cile.

La Francia sudò sette camicie per avere la meglio sul Paraguay di Chilavert, mentre fu clamoroso il tonfo della Nigeria con la Danimarca.

La Germania grazie all’eroe dell’Euro 96, Bierhoff, completò la rimonta sul Messico a cinque minuti dal termine, mentre ci fu anche il successo dell’Olanda sulla Jugoslavia.

Alla Croazia bastò un rigore di Suker per battere la Romania e volare nei quarti, mentre Argentina e Inghilterra regalarono i 45 minuti più spettacolari del torneo, dove fu decisivo per la sconfitta dei britannici l’errore di Barry.

Il 3 luglio la Francia giocò i quarti di finale contro l’Italia, dove Maldini temeva Zidane, ma decise di usare Pessotto in marcatura, togliendo di fatto un uomo al centrocampo e consegnando le chiavi del gioco ai padroni di casa.

Come previsto la Francia, nonostante i limiti in zona gol emersi contro il Paraguay, vinse la partita e arrivò alle semifinali.

Poche ore dopo Brasile e Danimarca regalò la vittoria ai verdeoro, con un secco 3-2.

Negli altri due quarti Olanda e Argentina partirono forti nei primi venti minuti, poi sembrano Bergkamp segnò un gol a un minuto dal termine e l’Olanda tornò in semifinale 20 anni dopo l’ultima volta, quando perse il titolo contro gli argentini.

In serata la Germania crollò fragorosamente, al cospetto della Croazia, semifinalista all’esordio.

Nelle semifinali il Brasile ebbe la meglio sull’Olanda soltanto ai rigori, dopo che Kluivert aveva pareggiato nel finale la rete di Ronaldo, mentre la Croazia mise alla corda la Francia, in uno Stade de France gremitissimo.

Il gol di Suker a inizio ripresa mandò nel panico un intero Paese, ma nel momento più difficile del suo mondiale, la Francia trovò un eroe in Thuram, terzino sinistro, che rubò la palla davanti all’area croata, scambiò con Djorkaeff e freddò il portiere avversario con un piatto destro.

Passano venti minuti e il difensore del Parma fece un sinistro a giro imprendibile e per la Croazia fu una grande delusione, mitigata nella bella finale per il terzo posto, vinta contro l’Olanda con due gol di Prosinecki e Suker.

La finale vide la Francia, trascinata dal pubblico di casa, approfittare di un Brasile sotto shock per prendere in mano la gara, grazie anche a Zidane, che proprio all’ultimo atto chiuse il torneo con due colpi di testa su calcio d’angolo che portarono i galletti sul due a zero già nel primo tempo.

La reazione brasiliana nella ripresa scivolò addosso alla difesa francese come pioggerella e, a tempo scaduto, i francesi coronarono questo grande mondiale con un tre a zero finale.