US troops surrounding Lakota Wounded Knee South Dakota reenactment November 10 1913

Alla fine del 1890 avvenne, sotto la neve, l’epilogo della storia del Far West…

Tutto cominciò nella seconda metà di dicembre, quando la notizia dell’uccisione di Toro Seduto si diffuse nelle grandi pianure e arrivò anche alla banda di Sioux Minneconjou di Piede Grosso portata da alcuni Hunkpapa in fuga dai soldati.

Appena Piede Grosso apprese la notizia, decise lo smantellamento del campo e la partenza della sua gente verso Pine Ridge, nella speranza di potersi mettere sotto la protezione di Nuvola Rossa, sostenitore della Ghost Dance, il movimento spirituale che prometteva agli indiani di restituire il mondo com’era prima dell’arrivo dell’uomo bianco.

Durante il viaggio Piede Grosso si ammalò e dovette viaggiare disteso su un carro.

Il 28 dicembre, mentre si stavano avvicinando al torrente Porcupine, i Minneconjou avvistarono quattro squadroni di cavalleria che si avvicinavano al galoppo, Piede Grosso ordinò che fosse issata immediatamente una bandiera bianca sul suo carro.

Erano le due del pomeriggio quando il grande capo porse il benvenuto al maggiore Samuel Whitside, del 7° cavalleria, che gli disse che doveva condurlo in un accampamento di cavalleria sul torrente Wounded Knee.

Il maggiore, vedendo la gravità delle condizioni di Piede Grosso, ordinò di farlo trasferire su un carro-ambulanza militare e formò una colonna per la marcia verso Wounded Knee.

In testa furono messi due squadroni di cavalleria, seguiti dall’ambulanza e dal resto dei carri, dietro di essi gli indiani riuniti e in coda altri due squadroni di cavalleria dotati di una batteria composta da due cannoni Hotchkiss.

Era quasi buio quando giunsero sull’ultima altura e cominciarono a scendere il pendio verso Chankpe Opi Wakpala, chiamato Wounded Knee dai bianchi.

Nell’accampamento della cavalleria approntato sulla sponda del torrente, gli indiani furono fatti fermare, vi erano 120 uomini e 230 fra donne e bambini.

A causa dell’oscurità, il maggiore decise di attendere il mattino successivo, agli indiani venne assegnata un’area a sud per accamparsi, nelle immediate vicinanze del campo militare, furono fornite razioni e poiché scarseggiavano persino i rivestimenti dei tepee anche diverse tende.

Whitside ordinò che fosse messa una stufa nella tenda di Piede Grosso e mandò un chirurgo del reggimento a curare il capo malato.

Per essere sicuro che nessuno fuggisse, il maggiore mise di guardia due squadroni di cavalleria che circondarono i tepee dei Sioux e piazzò i cannoni Hotchkiss in cima a un’altura che dominava l’accampamento.

Più tardi, in quella gelida notte di dicembre, il resto del 7° reggimento giunse da est e si fermò, per organizzare un bivacco, a nord degli squadroni di Whitside.

Il colonnello James W. Forsyth, comandante dell’ex reggimento di Custer, assunse il comando delle operazioni, poi informò Whitside di aver ricevuto l’ordine di scortare la banda di Piede Grosso a un treno dell’Union Pacific Railroad per portarla in una prigione militare di Omaha.
Il 29 dicembre 1890 fu annunciato agli indiani che sarebbero dovuti andare nell’agenzia di Pine Ridge.
I guerrieri consegnarono solo alcuni vecchi catenacci, armi rotte o inutilizzabili, ma il colonnello Forsyth mandò alcuni squadroni a perquisire i tepee.

I soldati di cavalleria trovarono solo due fucili, uno dei quali era un Winchester nuovo che apparteneva a un giovane Minneconjou Coyote Nero, che lo sollevò sopra la testa gridando che apparteneva a lui.

A quel gesto scoppiò una violenta sparatoria, poi indiani e soldati combatterono corpo a corpo usando coltelli, mazze e pistole.

Poiché solo pochi indiani erano armati, dovettero fuggire e i due Hotchkiss piazzati sulla collina aprirono il fuoco su di loro, facendo a pezzi l’accampamento indiano.

Quando finì tutto Piede Grosso e più della metà della sua gente erano morti o erano gravemente feriti e tra i soldati vi furono venticinque morti e trentanove feriti, in gran parte colpiti dalle loro stesse pallottole.

I soldati feriti vennero mandati all’agenzia di Pine Ridge e un nuovo distaccamento tornò a Wounded Knee, raccolse gli indiani che erano ancora vivi e li caricò sui carri, che raggiunsero Pine Ridge quando era notte.

Alcuni giorni dopo i morti furono sepolti in una fossa comune nei pressi di una piccola chiesa episcopale, nel sito oggi conosciuto come Cemetery Hill.

Dopo il massacro, il generale Nelson A. Miles aprì un’indagine su Forsyth e lo destituì, ma il colonnello fu giudicato innocente e riprese il suo incarico, inoltre l’esercito assegnò 20 medaglie d’onore ai membri del reggimento per il loro ruolo durante il combattimento.

Il campo di battaglia di Wounded Knee è stato dichiarato un monumento storico nazionale degli Stati Uniti nel 1965 ed è inserito nel registro nazionale dei luoghi storici degli Stati Uniti dal 1966.

Nel 1986 venne fondato il Big Foot Memorial Riders, che ogni 29 dicembre ripercorre il percorso che i loro avi hanno fatto in direzione di Wounded Knee, portando con sé una bandiera bianca per onorare le vittime.