cop26

COP 26: bicchiere mezzo pieno.

Il limite di 1,5°C al riscaldamento globale esce rafforzato da Glasgow, ci sono importanti tappe fissate per cercare di portare gli impegni di riduzione dei paesi al livello necessario per perseguire tale obiettivo.

Per la prima volta il testo parla esplicitamente di combustibili fossili e di eliminazione dei sussidi.

Vengono presi impegni volontari di notevole importanza (tra gli altri, la dichiarazione di Glasgow sulle Foreste e l’Uso del suolo, 141 Paesi; il Global Methane Pledge, oltre 100 Paesi; l’Impegno per la transizione globale dal carbone all’energia pulita, almeno 23 Paesi) ma sono impegni che vanno controllati perché non rientrano nel sistema multilaterale.

Il testo finale riconosce il ruolo critico della natura nel raggiungimento dell’obiettivo di 1,5°C, incoraggia i governi a incorporare la natura nei loro piani climatici nazionali e stabilisce un dialogo annuale sugli oceani per la mitigazione basata sulla sfera blu del Pianeta.

COP 26: bicchiere mezzo vuoto.

In generale alla COP26 non c’è stato il cambio di passo che tutti auspicavano e si aspettavano.

In particolare si doveva da una parte ovviare alla inadeguatezza degli obiettivi di riduzione delle emissioni nel breve periodo, per puntare davvero a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, e dall’altra risolvere una volta per tutte l’insufficiente finanziamento all’azione climatica, mantenendo i patti sottoscritti a Parigi (100 miliardi di dollari l’anno dai paesi di più antica industrializzazione ai paesi meno sviluppati e più vulnerabili).

Nonostante la spinta di alcuni attori senz’altro virtuosi, il lavoro non è stato completato lasciando grosse perplessità.

Come se questo non bastasse sono stati anche pochi i progressi sull’adattamento e sul “Loss & Damage” – in pratica un aiuto ai paesi maggiormente colpiti dagli effetti del cambiamento climatico – mentre l’impegno sul consumo di carbone (uno dei principali responsabili della crisi climatica) è stato annacquato, passando da propositi di eliminazione a quelli più blandi di riduzione.