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Ancora una volta alle prese con l’emergenza sanitaria, ma con un line-up di film destinati a tenere banco durante l’anno sia nelle sale cinematografiche che sulle piattaforme di streaming, torna il Sundance Film Festival, ideato da Robert Redford come vetrina per il cinema indipendente americano e non solo.

La Sundance edizione 2022 si terrà dal 20 al 30 gennaio, quando da Park City in Utah saranno proposti 82 lungometraggi scelti tra 3700 sottoscrizioni e solo in versione virtuale, dopo che l’organizzazione aveva tentato di lanciare una formula ibrida, cioè sia in presenza che online.

Il festival si aprirà nel segno di Lady Diana con The Princess, il documentario diretto da Ed Perkins che ripercorre la storia della principessa morta in un tragico incidente nel 1997 offrendo una narrazione immersiva e unica della sua vita e morte, sempre sotto i riflettori della stampa televisiva e cartacea,

Da non perdere è il line-up di docufilm, fiore all’occhiello della manifestazione.

Ad esempio si parlerà di Bill Cosby in We Need to Talk About Cosby, diretto da W. Kamau Bell e sulla sua ascesa e caduta, oppure di Marylin Manson in Phoenix Rising di Amy Berg, viaggio in una della rockstar più discusse di sempre.

Della coppia Desi Arnaz e Lucille Ball, simbolo della tv americana, si racconterà in Lucy and Desi, che segna il debutto dietro la macchina da presa nei documentari dell’attrice Amy Poehler.

Al festival ci sarà anche Kanye West (Ye) ma sotto forma di una miniserie che sarà trasmessa da Netflix il 16 febbraio.

Infatti Jeen-yuhs: A Kanye Trilogy diretto da Clarence ‘Coodie’ Simmons e Chike Ozah, in tre atti racconta la storia dietro l’artista, oggi considerato tra le principali icone musicali contemporanee, in 21 anni di filmati inediti.

Si parlerà anche della carriera di Sinéad O’Connor in Nothing Compares di Kathryn Ferguson mentre Eva Longoria sarà alla regia di un documentario che parla della rivalità tra i pugili Oscar De La Hoya e Julio César Chávez.

Invece Julianne Moore sarà protagonista con Finn Wolfhard, come madre e figlio, nel film When You Finish Saving the World, diretto da Jesse Eisenberg.

Il festival è però anche uno spaccato sui fatti attuali, si parlerà di aborto e della salute delle donne in Call Jane, diretto da Phyllis Nagy e con tra le protagoniste Sigourney Weaver ed Elizabeth Banks.