Filadelfia Prima web

Uno stadio simbolo della storia granata di Torino…

Il Filadelfia fu creato negli anni Venti da un’idea del conte Enrico Marone di Cinzano, a quei tempi presidente granata e fondatore della Società Civile Campo Torino.

Il 24 marzo 1926 fu fatta richiesta di concessione edilizia presso il comune e, dopo l’accettazione, i lavori furono affidati all’ingegner Miro Gamba, docente del Politecnico di Torino, e seguiti dal commendator Riccardo Filippa.

L’inaugurazione dell’impianto avvenne il 17 ottobre 1926 e si svolse una partita amichevole tra il Torino e la Fortitudo Roma, alla presenza del principe ereditario Umberto II, della principessa Maria Adelaide e di un pubblico di 15.000 spettatori, l’incontro vide la vittoria del Torino per 4-0.

IL Filadelfia aveva delle gradinate in cemento, oltre a una tribuna in legno e ghisa costruita in stile Liberty.

Nel 1928 venne aggiunta la biglietteria, e nel 1932 la gradinata della tribuna fu ingrandita portando la capacità dello stadio a 30000 persone.

Il 13 luglio 1943, durante la seconda guerra mondiale, venne bombardato anche il Filadelfia, che risultò inagibile per molto tempo, il campionato del 1943 fu disputato presso lo Stadio Motovelodromo Umberto I.

Dopo Superga il presidente Ferruccio Novo diede in garanzia lo stadio alla Federcalcio, e pensò addirittura alla possibilità di demolirlo.

Nel dopoguerra l’area del Filadelfia divenne residenziale, e circolò l’idea di abbattere il complesso per costruire nuovi edifici, ma nel 1959 uscì il nuovo piano regolatore che definiva l’area parte del verde pubblico.

Con la stagione 1958-1959 il Torino, denominato Talmone per via di una sponsorizzazione, si trasferì allo Stadio Comunale, ma la stagione si concluse con la retrocessione in Serie B.

L’anno seguente la squadra tornò a giocare al Filadelfia, e lo stadio ridivenne la casa del Torino per qualche anno, il 19 maggio 1963 fu disputata l’ultima partita ufficiale di campionato, un Torino – Napoli terminato 1-1, grazie ai gol di Enzo Bearzot e di Corelli.

Dalla stagione seguente i granata rimasero definitivamente al Comunale, che avevano iniziato a utilizzare per gli incontri di maggior richiamo e, di conseguenza, con maggiore affluenza.

Nel 1970 si tentò per la prima volta di recuperare il Filadelfia, con il Presidente Orfeo Pianelli, ma i lavori furono annullati nel 1973 poiché l’area risultava ancora destinata al verde pubblico.

Il Torino continuò ad allenarsi al Filadelfia fino al 1989, quando si trasferì nella moderna struttura di Orbassano, lasciando il campo di allenamento alle giovanili.

Dopo molte iniziative senza successo, nel 2006 fu convocato un tavolo di lavoro per creare le basi per la ricostruzione del Filadelfia che, grazie all’azione dell’assessore Giuseppe Sbriglio, successore di Montabone, si concretizzarono il 28 marzo 2011 con la costituzione della fondazione stadio Filadelfia.

Alla costituzione del nuovo complesso partecipò il Comune di Torino, la Regione Piemonte, il Torino F.C. e sette associazioni di tifosi, I rappresentanti della Curva Maratona e della Curva Primavera, l’Associazione Memoria Storica Granata, il Circolo Soci del Torino, l’Associazione ex Calciatori Granata, gli Angeli del Filadelfia e il Comitato Dignità Granata.

Dal 2017, il Filadelfia è un centro sportivo riservato agli allenamenti della prima squadra e agli incontri interni della formazione Primavera del club granata.