rally dei laghi 2021 sette termini

Quest’anno sono trenta le candeline da spegnere per lo storico evento sportivo varesino del Rally dei Laghi 2022.

La corsa automobilistica è da sempre uno dei classici appuntamenti d’inizio stagione nel panorama nazionale si disputerà tra sabato 26 e domenica 27 febbraio prossimi.

Organizzata dall’Asd Rally dei Laghi, la gara lombarda avrà un appuntamento dal triplice significato, infatti, oltre al rally moderno sono previsti anche lo storico e la regolarità sport che, negli scorsi anni, hanno dato grandi emozioni a tifosi e partecipanti.

Tra le principali novità dell’edizione 2022 c’è la possibilità di partecipazione per le vetture Wrc, cioè le World Rally Car turbo da oltre 300 cavalli che, per questioni regolamentari, negli ultimi due anni erano state vietate nelle gare di zona.

Per il rally moderno è confermata la validità per la Coppa Italia zona Lombardia-Liguria, come per lo storico quella del Trofeo Rally di Zona.

Teatro della contesa saranno i classici“tratti della zona con Cuvignone, Sette Termini e Valganna a farla da padrone e si partirà già nella giornata di sabato 26 febbraio che, oltre allo shakedown mattutino e del primo pomeriggio, avrà il primo stage cronometrato sul Sette Termini.

Domenica ci saranno altre sei prove, tre diverse da ripetere due volte e in totale saranno sette le prove speciali e poco meno di 70 chilometri cronometrati, il massimo consentito dal regolamento per le gare di zona.

Arrivo e premiazione saranno sul palco fissato in riva al lago di Varese, alla Schiranna, nel pomeriggio di domenica 27 febbraio.

Tanti gli iscritti provenienti dalla provincia di Varese, tra cui spicca il roggianese Ulisse Bardelli, che gareggerà nella kermesse con lo scopo benefico di sostenere la Fondazione Giacomo Ascoli.

Una decisione che ha scontentato tutti gli appassionati di rally è quella relativa allo svolgimento della manifestazione a porte chiuse al pubblico, che non potrà accedere a tutte le aree di gara comprese quelle delle prove speciali, arrivata in seguito a un confronto con il tavolo tecnico che raggruppa gli enti preposti all’ordine pubblico.