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A Pezzaze, in provincia di Brescia, lunedì 18 aprile sarà il giorno della Pasquetta in Miniera, con una serie di visite guidate alla scoperta del  mondo sotterraneo della Miniera Marzoli, da effettuare sia con il bel tempo che con la pioggia.

Oltre alla visita in Miniera ci sarà la possibilità, compresa nel prezzo del biglietto, di visitare il Museo Il Mondo dei Minatori e l’Arte del Ferro.

Le visite guidate, della durata di circa un ora e mezza, si svolgeranno dalle 10 del mattino alle 12 e dalle 14 alle 18, mentre gli ultimi ingressi si effettuano alle ore 11:30 e 17:00).

Il costo del biglietto è di  10 euro  per gli adulti e di  7 euro  per i bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni.

La visita guidata si terrà in parte a bordo del tipico trenino dei minatori e in parte a piedi accompagnati dalla guide, che spiegheranno ai visitatori centinaia di anni di storia, i minerali estratti, i metodi di escavazione e le condizioni di vita dei minatori.

Inoltre per l’occasione, all’uscita dalla Miniera sarà possibile degustare ottimi prodotti tipici locali.

Le ricerche archeologiche a Pezzaze hanno portato alla luce i resti di un castelliere sulla Punta Castel Vanili e la tracce della presenza romana nella zona, come resti di antiche cinte fortificate e l’antica strada del ferro, che collegava la Valtrompia alla Val Camonica.

I feudatari del borgo, ovvero le famiglie Imeldi e Pinzoni, elessero il borgo a loro residenza fin dalla prima metà del XIII secolo.

Pezzaze ebbe dei propri statuti nella prima metà del Trecento e, nel secolo successivo entrò a far parte della repubblica di Venezia, di cui seguì tutte le vicende.

La principale risorsa economica era costituita dalle miniere, che alimentavano un forno fusorio e cinque fucine per fabbricare attrezzi agricoli, martelli e altro.

Dopo la caduta della Serenissima, nel 1797, il paese subì le dominazioni napoleonica e austriaca, oltre a prendere parte ai moti risorgimentali, infatti nel 1833, a Milano, fu arrestato Giovanni Piardi di Pezzaze, studente in medicina, accusato di essere iscritto alla Giovine Italia che,  condannato a morte con Gabriele Rosa, ottenne la commutazione della pena in un anno di carcere duro.

Annessa al Regno d’Italia, il paese venne poi coinvolto nelle vicende nazionali della seconda metà dell’Ottocento e della prima del Novecento.

Nel patrimonio storico-architettonico sono da vedere la torre medievale di Mondaro, costruita sul basamento di una preesistente fortificazione romana, e la parrocchiale di Sant’Apollonio, a Stravignino, costruita verso le metà del XVIII secolo.

La storia della Miniera Marzoli di Pezzaze nacque da un’idea del farmacista bresciano Giuseppe Ragazzoni che, negli anni Ottanta dell’Ottocento, progettò la diretta, cioè  la galleria principale che ora i visitatori percorrono in treno.

Le Acciaierie e Altiforni di Terni acquistarono la concessione mineraria e dal 1886 iniziarono lo scavo per la miniera,  che si interruppe dopo soli 488 metri, dal momento che vedevano il cantiere poco redditizio.

I progetto furono poi portato avanti dalla ditta Marzoli di Palazzolo sull’Oglio, che arrivò nel Bresciano nel 1934 e continuò i lavori fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Successivamente, altre Società fecero dei saltuari lavori per l’estrazione della fluorite, ma una grossa frana a 720 metri nella galleria principale interruppe bruscamente i lavori.
La miniera, dismessa nel 1972, venne resa visitabile al pubblico dal dicembre 1999 e nel 2011 è stata riallestita con un moderno impianto di sonorizzazione, per  rivivere al visitatore i suoni e le voci originali dei minatori.