gerla 1927

Tra uova classiche, dorate, ripiene  o decorate con la Mole Antonelliana, colombe tradizionali, pralinate e rivestite; ovetti ripieni, pulcini, galline e coniglietti di cioccolato e pasta di zucchero e, per i più piccoli, i dolci di Pasqua artigianali di Gerla 1927, leggendaria pasticceria di Torino, sono parte della Pasqua torinese.

La storia di Torino è da sempre legata a quella del cioccolato, che arrivò in Piemonte fra il Cinquecento e il Seicento grazie a Caterina d’Asburgo, figlia di Filippo II di Spagna, che sposò nel 1585 Carlo Emanuele I, duca di Savoia.

Fu nel capoluogo piemontese che nel 1763 nasce il Bicerin, nell’omonimo locale, una bevanda calda a base di caffé, cacao, crema di latte.

Oggi il mondo del cioccolato a Torino è ricco di nomi illustri, capaci di portare qualcosa di distintivo e innovativo in una capitale del dolce a livello internazionale.

Gerla è parte della pasticceria torinese dal 1927, quando  venne aperta con il nome di Eccelsa.

Ma fu l’arrivo dei fratelli Gerla nei primi anni Cinquanta che portò la pasticceria al successo grazie all’eccellenza cioccolatiera e alla notevole qualità delle sue torte.

Nel 1986 i fratelli cedettero l’attività a Francesco e Antonio Ciocatto, che lavoravano nell’attività di produzione dell’azienda, e la mantennero  fino al 2012, quando fu acquistata da Roberto Munnia.

All’interno del locale nacque una raffinata caffetteria mentre la pasticceria si spostò di pochi metri, all’attuale numero 86 di corso Vittorio Emanuele II.

Negli ultimi anni la storica pasticceria torinese si è allargata con l’elegante ristorante L’Orangerie, noto per il bellissimo giardino d’inverno su due livelli, dove di sera la cucina è curata dal giovane chef Antonio Manarello che ha lavorato cinque anni a Londra con Gordon Ramsay, con una cucina concreta e raffinata al tempo stesso.

Infine, per chi ama le delizie salate, come i cornetti, Gerla 1927 ha  anche un settore di gastronomia, che va classici piemontesi come il vitello tonnato e l’insalata russa fino al mondo della pasta fresca, ripiena e non, con farine bio e integrali.