Continuano gli appuntamenti al Castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce, in provincia di Padova, con dal 14 al 17 luglio la 30° edizione di Arrosticini VS Bombette Festival, il format enogastronomico itinerante che negli ultimi anni ha conquistato piazze, parchi e location di tutta Italia.
Il festival andrà in scena giovedì 14 e venerdì 15 dalle 18, mentre Sabato 16 e Domenica 17 la festa inizierà già dalle 11.
Nell’arco della giornata il pubblico potrà gustare tante specialità enogastronomiche, come i tradizionali arrosticini abruzzesi e le bombette pugliesi, con birre selezionate e drink, grazie al servizio bar e ristorazione, oppure discutere nell’area relax con tavoli.
Come i vari paesi lungo il fiume Bacchiglione, Cervarese, ha origini molto antiche e nei documenti, a partire del IX secolo, è menzionata con i nomi di Silvarisium, Silva Regia, Zilvarisium e Cervarises.
Il territorio di Cervarese, al confine tra i comitati di Vicenza e Padova, fu fortificato già in epoca Longobarda, con l’insediamento di ben due castelli, San Martino con funzioni di guardia e controllo sui traffici mercantili lungo il Bacchiglione e il castello della Motta, a difesa della linea di confine dei territori padovano e vicentino.
Nel 1312, durante l’avanzata di Can Grande della Scala alla conquista di Padova, il castello della Motta fu distrutto dall’esercito scaligero.
Il paese nel 1327 accolse Nicolò da Ferrara, nemico di Padova, per alleato a Can Grande della Scala, intenzionato a rovesciare la signoria Carrarese.
Nel 1372 il paese fu ancora al centro di scontri tra milizie veneziane e carraresi e con la fine del dominio Carrarese, nel 1405, il governo del territorio passa in mano a Venezia.
A Cervarese nel 1513 transitarono gli eserciti imperiali di Massimiliano d’Austria, durante la guerra della lega di Cambay contro Venezia.
Il declino di Venezia, alla fine del Settecento, favorì l’avanzata delle truppe napoleoniche in Italia e a seguito della firma del trattato di Campoformio, avvenuta il 17 ottobre 1797, il territorio veneto passò all’Austria.
Il 25 marzo 1807, in conformità al decreto napoleonico che istituiva il Dipartimento della Brenta, il comune di Cervarese assunse l’attuale configurazione territoriale.
La zona a nord del Bacchiglione, cioè Cervarese Santa Maria, fu aggregata al comune di Veggiano, diventando Santa Maria di Veggiano, mentre a Cervarese viene unito Montemerlo, già appartenente alla vicaria di Teolo.
A seguito del congresso di Vienna, con un atto imperiale del 7 aprile 1815, fu istituito il Regno Lombardo – Veneto, governato dalla gerarchia asburgica, che durò fino al 1866, quando con il plebiscito dell’ottobre 1866 ci fu l’annessione del territorio veneto all’Italia.
Dopo l’unità d’Italia anche a Cervarese ci fu un certo risveglio sociale, dovuto in particolare alle mutazioni socio – economiche della popolazione, dove alla prevalente attività agricola si notò una buona iniziativa commerciale e imprenditoriale.