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Presso Palazzo Parasi, a  Cannobio, sulla riva piemontese del Lago Maggiore, fino al 21 agosto è allestita la mostra La Vitaliana,  il nuovo progetto di Giovanni Frangi.

In mostra   una serie di opere inedite, concepite e create per l’occasione, che traggono ispirazione dai Castelli di Cannero.

Vitaliana è, infatti, il nome della rocca fatta costruire tra il 1519 e il 1521 da Ludovico Borromeo, di cui i suggestivi ruderi sorgono su due isolotti rocciosi a poca distanza dalla riva e sembrano affiorare, come scenografia di una tragedia, dalle acque del Lago Maggiore.

Quest’ immagine contemporaneamente di potenza e rovina, di resistenza e abbandono, evoca memorie lontane, ricorda il sublime, parla del rapporto tra uomo e natura, del tentativo di predominio dell’uno sull’altra.

Frangi, suggestionato da questa visione, ha cercato nel progetto una nuova via al suo percorso, ponendo la fortezza al centro del suo lavoro, dove  grandi dipinti e un ciclo di carte sono lo strumento per rileggere questo luogo e per trasportarlo al di là di ogni tempo.

Giovanni Frangi è nato nel 1959, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora a Milano è per lui è essenziale il rapporto con la natura e con il paesaggio, suoi soggetti privilegiati, campo d’indagine e strumento di interpretazione del mondo, ove osserva fotografa, stampa gli scatti, li seleziona, infine dipinge, ricostruendo sulla tela, con un processo di composizione, sintesi e traduzione, quel che ha visto, immortalato e fatto proprio.

L’esposizione si iscrive nel quadro delle mostre per valorizzare una storica costruzione risalente al XIII secolo adibita per tanti anni a luogo di giustizia e di governo.

Il Palazzo della Ragione, meglio conosciuto come Palazzo Parasi, è stato accuratamente restaurato dall’Amministrazione Comunale, di concerto e sotto l’alta vigilanza della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della regione Piemonte.

Al piano terra c’è un portico coperto con volte a botte che conserva lapidi, stemmi e rilievi del XIV secolo e due tombe romane, mentre ai piani superiori sono state realizzate due aree destinate a spazio espositivo, una delle quali particolarmente interessante per il diretto contatto con le antiche capriate.

Orari di apertura: Mercoledì –  Giovedì 16.00-19.00

Venerdì – Sabato 10.30-12.30 e 16.00-19.00  –  Domenica 10.30-12.30