Il suo sorriso ha illuminato il mondo…
Questa mattina, in Piazza San Pietro, un grande applauso si è levato dalla folla di fedeli mentre papa Francesco ha pronunciato la formula di beatificazione di Giovanni Paolo I, mentre veniva svelato sulla facciata della basilica l’arazzo col ritratto di papa Luciani realizzato su un dipinto dell’artista iperrealista cinese Yan Zhang.
La memoria del nuovo beato cadrà il 26 agosto, giorno dell’elezione, nel 1978, di Papa Giovanni Paolo I.
Erano circa 25 mila i fedeli presenti stamane alla solenne messa in Piazza San Pietro presieduta dal Sommo Pontefice per il rito di beatificazione di Giovanni Paolo I e la recita dell’Angelus, tra i presenti in piazza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Veneto Luca Zaia e il ministro bellunese Federico D’Incà.
Sono suonate a festa anche le campane di Canale d’Agordo, la località bellunese di cui era originario Papa Luciani, dove tutto il paese si è riunito in piazza per seguire attraverso il maxischermo la cerimonia.
Nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale, oggi Canale d’Agordo, in provincia di Belluno, Albino Luciani fu Papa soltanto per trentatre giorni, uno dei pontificati più brevi della storia della Chiesa.
Era il primogenito di un operaio socialista che aveva lavorato a lungo come emigrante in Svizzera. Albino fu ordinato prete nel 1935 e nel 1958 venne nominato vescovo di Vittorio Veneto.
Come figlio di una terra caratterizzata dall’emigrazione, ma anche molto vivace dal punto di vista sociale, e di una Chiesa ricca di figure di grandi sacerdoti, Luciani partecipò al Concilio Vaticano II.
Dopo l’uscita dell’enciclica Humanae vitae, con la quale Paolo VI nel 1968 dichiarò moralmente illecita la pillola, il vescovo di Vittorio Veneto divenne promotore del documento, aderendo al magistero del Pontefice.
Paolo VI alla fine del 1969 lo nominò patriarca di Venezia e nel marzo 1973 lo fece cardinale. Luciani, che scelse per il suo stemma episcopale la parola Humilitas, era un uomo che viveva sobriamente, vicino ai poveri e agli operai, ma intransigente quando si trattò dell’uso spregiudicato del denaro ai danni della gente, come dimostrò in uno scandalo economico a Vittorio Veneto che vide coinvolto un suo sacerdote.
Dopo la morte di Paolo VI, il 26 agosto 1978 fu eletto in un conclave che durò un solo giorno, ma morì improvvisamente nella notte del 28 settembre, infatti fu ritrovato senza vita dalla suora che ogni mattina gli portava il caffè in camera.
La sua beatificazione è stata motivata dalla miracolosa guarigione di una bimba undicenne, avvenuta in Brasile nel 2011.