zolder

Il circuito di Zolder, noto anche come Circuito Terlaemen, si trova in provincia di Heusden-Zolder ed è stato la sede di dieci edizioni del Gran Premio del Belgio di Formula 1 negli anni Settanta  e Ottanta.

Infatti la federazione in quegli anni aveva  deciso, per l’inadeguatezza del tracciato di Spa-Francorchamps agli standard di sicurezza imposti dal regolamento della massima formula automobilistica, di rivolgersi ai promotori dei circuiti di Zolder e Nivelles per passare a impianti più moderni.

Se nei primi anni ci fu un’alternanza tre i due circuiti, i problemi finanziari degli organizzatori del tracciato di Nivelles portarono al dominio della sede di Zolder tra il 1975 e il 1982, anno in cui il leggendario pilota canadese Gilles Villeneuve, idolo delle folle grazie alle sue funamboliche imprese al volante della Ferrari,  perse la vita durante le prova in seguito ad una tragica collisione con la March di Jochen Mass.

Un anno prima Giovanni Amadeo, meccanico del team Osella, era deceduto  cadendo dal muretto dei box e   investito dalla Williams dell’incolpevole Carlos Reutemann.

Nel 1984 Zolder ospitò per l’ultima volta il Gran Premio del Belgio, e fu il teatro della prima vittoria di Michele Alboreto al volante della Rossa di Maranello.

Negli anni successivi, nonostante lo scarso impegno nel mondo dell’automobilismo, Zolder ospitò alcune competizioni ciclistiche tra cui il Campionato del Mondo 2002, vinto dall’italiano Mario Cipollini.
Grazie ai lavori di restauro effettuati all’inizio del 2006, il tracciato di Zolder ha visto una gara del campionato americano Champ Car e del Campionato FIA GT, inoltre ha  sostituito Zandvoort nel ruolo di sede dei Masters di Formula 3 nel 2007 e nel 2008.

Progettato da Johannes Bernhardus Theodorus “Hans” Hugenholtz e inaugurato nel 1963, il circuito di Zolder ha un disegno molto particolare e ad una lunghezza non troppo eccessiva di 4.011 metri. Un breve rettilineo di partenza conduceva i piloti verso una curva a sinistra, seguita da un doppio tornante verso destra da affrontare in piena accelerazione.

La curva 4, intitolata all’ex pilota italiano e naturalizzato belga Lucien Bianchi, immetteva il gruppo verso un nuovo rettilineo parallelo a quello dei box.

Nel 1972 questo tratto veloce venne interrotto dalla chicane Kleine, creata per rallentare la velocità di percorrenza in previsione della curva Butte, dove una nuova chicane apriva la strada verso la parte finale del tracciato, composto da una doppia curva sulla destra e da un rettilineo in cui era possibile effettuare manovre di sorpasso.

Il circuito si concludeva con un curvone lento verso destra, noto come il Bolderberghaarspeldbocht, una chicane intitolata al campione austriaco Jochen Rindt e una veloce sinistra-destra, trasformato in una variante lenta nel 1975, intitolato all’eroe di casa Jacky Ickx, vice-Campione del Mondo 1970,  che riportava i piloti sul traguardo.

Nel 1986 arrivarono altre sostanziali modifiche, con l’inserimento di una chicane dedicata alla memoria di Gilles Villeneuve e di una variazione della prima curva, portata ad unìangolazione di 90°.

Per guadagnare un’ampia via di fuga,  nel 2001 venne effettuato un ritocco alla curva Eerste, anticipata rispetto al disegno precedente con lo scopo di creare un’ampia via di fuga.