Il 13 gennaio cade la memoria di Sant’Ilario, Patrono di Parma, dalla vita singolare…
Ilario nacque a Poitiers, città della Francia centrale, all’inizio del IV secolo d.C. e, come membro di una famiglia agiata, ebbe la fortuna di poter accedere ad una formazione letteraria e filosofica.
L’ambiente in cui crebbe era pagano e, solo dopo aver letto la Bibbia, si avvicinò alla fede cristiana e da allora consacrò la sua vita alla difesa di Gesù Cristo.
Ilario all’età di 35 anni fu battezzato e, dopo pochi anni, grazie alla reputazione di cui godeva, divenne Vescovo di Poitiers, inoltre la sua formazione letteraria e filosofica lo portarono a impegnarsi nella stesura del commento al Vangelo di Matteo, il più antico commento in lingua latina che rimane di questo Vangelo.
Forte del suo credo, il santo si schierò contro i filoariani, ma la condanna all’eresia ariana gli costò l’esilio dalla Gallia in Frigia, una regione della Turchia, per alcuni anni.
Nel 360 il vescovo francese riuscì a tornare in patria e a riprendere l’attività pastorale nella sua Chiesa.
Ilario morì nel 367 ed è venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica e, grazie ai suoi scritti contro l’eresia ariana, e un Dottore della Chiesa dalla Chiesa Ortodossa ed Anglicana.
A Parma il coraggioso vescovo viene festeggiato come santo patrono della città, nel giorno della sua morte, il 13 gennaio.
Una leggenda racconta che di ritorno dall’esilio in Frigia, il vescovo di Poitiers si fermò nella città padana durante il gelido inverno e le sue scarpe erano talmente malridotte che un calzolaio, preso da compassione, gliene donò un paio nuove per proseguire il suo viaggio.
Il mattino seguente, con grande sorpresa, il ciabattino trovò un paio di scarpe d’oro al posto delle calzature consumate di Ilario.
In occasione della Festa del Santo Patrono, il primo cittadino di Parma consegna il Premio Sant’Ilario ad associazioni, organizzazioni, aziende o persone che si sono particolarmente distinte per promuovere o esercitare attraverso la propria attività i valori di solidarietà e umanità, in modo da migliorare la qualità di vita dei singoli e della comunità.
Inoltre nei giorni vicini al 13 gennaio, in tutte le panetterie, le pasticcerie e i bar di Parma si trovano le scarpette di Sant’Ilario.
Oltre alle classiche scarpette di pasta frolla glassate con zucchero colorato o cioccolato, ci sono alcune versioni particolari, ripiene di crema o di cioccolato, ma anche con la crema chantilly, con le nocciole, glassate con cioccolato fondente puro o con pasta frolla con cioccolato, oltre che glassata con cioccolato bianco.