Banner Home 2023

La Fiera dell’Alto Adriatico 2023 a Caorle resta il punto di riferimento per alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari e tutto il mondo horeca del nord est italiano, per conoscere le novità delle aziende e capire le nuove tendenze in materia di caffè, cibo, bevande, attrezzature per la ristorazione, arredamenti da interno e da esterno per locali pubblici, servizi, software e tecnologie.

Questo evento si terrà dal 29 gennaio al 1 febbraio, con oltre 300 marchi e 120 aziende espositrici, con un vasto calendario di appuntamenti, corsi ed eventi formativi.

L’appuntamento è molto interessante per gli imprenditori balneari del nord-est italiano, grazie alle numerose aziende espositrici dei settori dell’alimentazione, della gastronomia, delle attrezzature balneari e dell’arredamento da esterni, nonché forniture e servizi per alberghi, bar, ristoranti e spiagge.

In questi quattro giorni, gli operatori  avranno la possibilità di osservare, studiare e valutare tutte le innovazioni suggerite dai produttori del Nordest,  che da decenni progettano e realizzano quanto di meglio può essere offerto al turista per il suo benessere e la soddisfazione di una vacanza indimenticabile sulle splendide spiagge.

A pochi passi dal confine del Friuli Caorle racconta una storia al tempo stesso antica e moderna.

La storia della città inizia sotto il dominio di Augusto, quando le popolazioni locali decisero di fondare una nuova colonia tra il porto di Falconara e Concordia Sagittaria, allora due dei poli più importanti per il commercio romano in terra veneta.

Con la caduta dell’impero, il piccolo porto divenne un punto di riferimento per gli abitanti dell’entroterra, che nel VI secolo iniziarono a fortificarlo per difendersi dagli attacchi dei Goti e dei Longobardi.

Essendo la cittadina diventata un’importante sede vescovile, nel XI secolo gli abitanti di Caorle iniziarono la costruzione della Cattedrale, dove si trovava una precedente basilica paleocristiana.

Agli inizi del XII secolo Caorle divenne parte del Dogado della repubblica di Venezia, oltre ad avere un proprio governo guidato da un reggente locale.

Dalla fine del Trecento, con il trasferimento di gran parte della nobiltà locale a Venezia, per la cittadina cominciò un lungo periodo di declino, che si aggravò nel 1379 dopo un saccheggio da parte dei rivali della Repubblica di Genova.

Nel XVII secolo Caorle tornò a essere uno dei porti più importanti del Veneto, ma tutto questo fin con l’arrivo delle truppe di Napoleone e il trattato di Campoformio.

Con gli Austriaci, nel 1818 la cittadina cessò di essere una sede vescovile e venne annessa al patriarcato di Venezia.

Dopo essere diventata parte del Regno d’Italia, nel 1918 Caorle ebbe un ruolo importante nelle ultime offensive della prima guerra mondiale e nel 1944 rischiò di rimanere vittima di gravi bombardamenti da parte dell’esercito tedesco.

Sicuramente una chiesa decisamente suggestiva per gli amanti della storia antica è il medievale Duomo, che conserva al suo interno una quattrocentesca Pala d’Oro, donata da Caterina Cornaro, regina di Cipro, mentre al suo fianco si erge un singolare campanile eretto alla fine del X secolo.

Molto noto è anche il santuario della Madonna dell’Angelo, che secondo la leggenda fu la prima chiesa eretta a Caorle, oppure la chiesa della Madonna del Rosario di Pompei, edificata alla fine dell’Ottocento.

Famosa è anche la chiesa di San Giovanni Battista, costruita negli anni Venti del Novecento, oppure la settecentesca chiesa della Resurrezione.

Molte sono le zone che, tra queste la piazzetta medievale, cuore della città, le splendide spiagge, che si estendono per chilometri fino ad arrivare ai confini del Friuli, con suggestive scogliere aperte sull’Adriatico, la diga di Caorle, una passeggiata che protegge il vecchio villaggio di pescatori dall’inizio dell’Ottocento fino ad oggi, e il porto, che tra passato e presente sono da sempre il simbolo dell’attività economica del borgo.