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L’azienda ideatrice della bambola più famosa di sempre…

La Mattel fu fondata nel 1945 da Elliot Handler e Harold “Matt” Matson, la cui fusione dei nomi portò alla nascita del marchio di cui Ruth Handler, moglie di Elliot, assunse in seguito la presidenza.

Inizialmente la Mattel produceva cornici per fotografie e, marginalmente, accessori per case di bambole, che poi divenne più redditizia della prima, finché la produzione di giocattoli fu riconosciuta come principale attività della società.

Negli anni Cinquanta Ruth Handler, guardando la figlia Barbara giocare con una bambola di carta per ore, si accorse come le piacesse dare dei ruoli alle bambole.

La co-fondatrice decise di proporre al marito di creare una bambola dall’aspetto adulto in 3-D per le ragazze, e all’inizio Elliot non si mostrò entusiasta all’idea ma, dopo una visita in Europa, dove venne a conoscenza della bambola Bild Lilli, accettò la sfida.

Nel 1959 nacque Barbie, o per meglio dire Barbara Millicent Roberts, una bambola di plastica alta 29 cm, che fu accolta con scetticismo dall’industria e le mamme, prima del rilascio della bambola, criticarono il prodotto a causa della troppa perfezione.

La Mattel aggirò il problema pubblicizzando il prodotto tramite la televisione, in modo tale che Barbie potesse raggiungere direttamente i bambini, dove si mostrava con un costume da bagno zebrato, la pelle chiara e i capelli neri legati in una lunga coda, ma successivamente apparve sempre bionda.

Nel 1961 venne ideato il fidanzato di Barbie, Ken Carson e, per contrastare le critiche sul fatto che Barbie fosse una sex symbol, nel 1963 fu presentata la sua migliore amica, Midge Hadley, e nel 1964 la sua sorellina, Skipper.

Dopo che nel 1968 vennero rilasciate bambole di colore, nel 1980 Barbie fu rilasciata in versione afroamericana insieme a una Barbie latina e da allora furono create 40 diverse bambole internazionali.

Con gli anni Barbie venne criticata per il materialismo e per le proporzioni del corpo non realistiche, ma  resta un punto di riferimento per le bambine di tutto il mondo, grazie anche ai suoi accessori per la carriera, divenendo un modello di autosufficienza finanziaria.

Nel 1970  la Mattel ideò l’action figure Big Jim, ispirata a G.I. Joe della Hasbro, con cui si pose in diretta concorrenza, che venne commercializzata a partire dal 1972 soprattutto negli Stati Uniti, in Europa e in Messico.

Fra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta Mattel fu il distributore ufficiale dei prodotti NES (Nintendo) in Europa e in Canada, nel 1993 si fuse con un’altra grande casa produttrice di giocattoli, la Fisher-Price, e nel 1996 acquisì Tyco Toys, la terza casa produttrice di giocattoli del mondo e detentrice del marchio View-Master, popolare visore stereoscopico in produzione fin dal 1939.

Nel 2010 uscirono le Monster High, una linea di bambole gotiche che fecero guadagnare a Mattel più di 1,5 miliardi di dollari, e ancora oggi sono uno dei prodotti più importanti dell’azienda.