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Fino al 10 settembre la suggestiva Manica del Mosca del Complesso della Cavallerizza di Torino grazie a Paratissima ospita La Luna Bambina, la mostra collettiva a cura di Francesca Canfora e Laura Tota che indaga temi attuali con un linguaggio rivolto ai più piccoli, ma allo stesso tempo capace di stupire l’immaginazione degli adulti.

Se la Luna è un corpo celeste grande migliaia di chilometri, da lontano questo candido satellite sembra minuscolo e fragile, tanto da non riuscire a immaginarne le reali dimensioni e, a volte, pare di poterla catturare e mettere comodamente in tasca, come se fosse una biglia.

A suscitare la stessa impressione sono i bambini, che sono piccoli, delicati e indifesi, ma portatori di energie, visioni, sogni e futuri grandiosi, spesso neanche lontanamente prevedibili se li guardiamo e li proteggiamo, spesso non si è  consapevoli della loro capacità di leggere il presente e di immaginare il futuro.

Così Luna e Bambini condividono una mutevolezza e una straordinaria grandezza che giocano spesso a nascondino con la reale percezione del tempo e dello spazio.

Ed è una Luna Bambina, come quella che appare tra i versi e le filastrocche semiserie di Gianni Rodari, perché solo i più piccoli, che possiedono immaginazione, purezza e la capacità di immaginare e sperare l’impossibile sono gli unici a meritare un tale paragone.

La mostra intende essere parte della luna, ma anche un po’  bambina, rivolgendosi con fantasia e meraviglia a un pubblico di giovanissimi per rivelare loro non solo l’incanto e lo stupore con cui l’arte contemporanea è capace di narrara la realtà e i sogni, ma anche, attraverso l’espediente artistico, evidenziare importanti temi attuali in modo ludico e leggero.

Ecologia, giustizia sociale, inclusione, razzismo e sostenibilità sono alcuni degli argomenti che sono affrontati come in un gioco, in modo immediato e spontaneo.

 Lievi e a prima vista divertenti, ma cariche di contenuto educativo come in una filastrocca o una fiaba, le opere accompagneranno i più piccoli in un mondo dai colori arcobaleno in cui parlare però di cose da grandi utilizzando sempre il giusto linguaggio a loro più vicino.

Tra gli scatti della mostra ci sono quelli del fotografo australiano Andrew Rovenko che nel 2020 ha travestito sua figlia da astronauta e l’ha fotografata all’aria aperta in modo che non perdesse la voglia di sognare

La mostra si inserisce all’interno del progetto Spazio alle Arti in Cavallerizza, promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo, grazie al quale la Cavallerizza Reale di Torino conferma la sua funzione di hub culturale e formativo.