dorothea lange mostra torino 752x440 1

A Torino, Camera, il Centro Italiano per la Fotografia,  propone due mostre all’insegna della grande fotografia.

La prima è la mostra Dorothea Lange. Racconti di vita e lavoro, che si compone di oltre 200 immagini ed è curata dal direttore artistico Walter Guadagnini e dalla curatrice Monica Poggi, sul la carriera di Dorothea Lange (Hoboken, New Jersey, 1895 – San Francisco, 1965), autrice che è stata, come disse  John Szarkowski, “per scelta un’osservatrice sociale e per istinto un’artista”.

Il percorso, visitabile fino all’8 ottobre, si concentra sugli anni Trenta e Quaranta, picco assoluto della sua attività, periodo nel quale documentò gli eventi epocali che hanno modificato l’assetto economico e sociale degli Stati Uniti.

Fra il 1931 e il 1939, il Sud degli Stati Uniti fu infatti colpito da una grave siccità e da continue tempeste di sabbia, che misero in ginocchio l’agricoltura dell’area, costringendo migliaia di persone a migrare.

Dorothea Lange fece parte del gruppo di fotografi chiamati dalla Farm Security Administration, agenzia governativa incaricata di promuovere le politiche del New Deal,  a documentare l’esodo dei lavoratori agricoli in cerca di un’occupazione nelle grandi piantagioni della Central Valley, e realizzò migliaia di scatti, raccogliendo storie e racconti, riportati poi nelle didascalie che completano le immagini.

È in questo contesto che realizzò il ritratto, passato alla storia, di una giovane madre disperata e stremata dalla povertà, che vive insieme ai sette figli in un accampamento di tende e auto dismesse.

I temi trattati da Dorothea Lange sono di assoluta attualità e forniscono spunti di riflessione e occasioni di dibattito , oltre a evidenziare una tappa della storia della fotografia del Novecento.

In parallelo alla mostra dedicata a Dorothea Lange, fino  all’8 ottobre c’è nella Project Room la collettiva Futures 2023: nuove narrative, a cura di Giangavino Pazzola che coordina i progetti di ricerca.

Sei giovani talenti fotografici, selezionati per il programma europeo di promozione e valorizzazione degli artisti emergenti Futures Photography, esplorano il tema della rappresentazione visiva della contemporaneità in oltre 40 scatti.

Attingendo a varie pratiche di creazione fotografica, da quelle di riutilizzo di immagini e materiali di archivio fino a quelle che vedono l’impiego di software e nuove tecnologie, i progetti indagano non solo usi e costumi della società odierna, ma anche le nuove tendenze che attraversano il panorama della fotografia contemporanea.

I progetti della mostra sono di Andrea Camiolo (Leonforte, 1998), Nicola Di Giorgio (Palermo, 1994), Zoe Natale Mannella (Londra, 1997), Eleonora Roaro (Varese, 1989), Sara Scanderebech (Nardò, 1985), Alex Zoboli (Guastalla, 1990).