Gli impianti sportivi delle Olimpiadi di Tokyo 2021 sono un omaggio al Giochi del 1964, che rappresentano ancora un momento emblematico della cultura architettonica nipponica.
Il primo da vedere è il nuovo stadio di Tokyo disegnato da Kuma, un ovale su cui s’innalzano tre anelli di spalti per un totale di 5 piani fuori terra e 2 ipogei, sormontati da una copertura a traliccio sorretta da un fitto reticolo di travi in acciaio e legno, con una serie di logge che corre lungo tutta la circonferenza esterna dello stadio, la cui facciata è schermata da vegetazione e da un sistema di ventilazione ottenuto dall’accostamento ravvicinato di lamelle di cedro.
Come da consuetudine, l’impianto ha ospitato le cerimonie di apertura e chiusura, nonché le gare di atletica leggera, oltre a 68.000 posti a sedere, che a fine Giochi sono aumentati agli 80.000 consentiti per le gare calcistiche.
Lo stadio delle Olimpiadi del 1964 è formato da due arene, ancora oggi molto apprezzate e celebrate a livello nazionale e internazionale, che hanno contribuito all’affermazione di Kenzo Tange tra gli architetti più influenti del Novecento ed è Importante Cultural Property del Giappone, diventando la struttura più recente ad essere inserita nell’elenco stilato dall’Agency for Cultural Affairs.
Il tempio delle arti marziali è il Nippon Budōkan, dall’ impianto a forma ottagonale in ferrocemento, sormontato da un tetto concavo (tipico delle pagode) in acciaio, ispirato alla vetta del monte Fuji.
Nonostante negli anni sessanta abbia ricevuto diverse critiche, il Nippon Budōkan è oggi una delle arene polifunzionali del Giappone più famose e ambite per sportivi e artisti, nazionali e internazionali.
Con i suoi 2.300 mc di legno provenienti da tutto il Giappone, l’Ariake Gymnastics Centre è tra le nuove strutture simbolo dell’artigianato della nazione, che rievoca la memoria del luogo in cui sorge, un tempo sito di stoccaggio di legname.
Adiacente all’Ariake Gymnastics Centre e nell’omonimo distretto a nord della baia di Tokyo, è collocata l’Ariake Arene, che comprende un’arena principale, una sub-arena, una palestra e una piazza.
Le sedi olimpiche dell’Ariake Gymnastics Centre e dell’Ariake Arena s’inseriscono nel progetto denominato Tokyo Waterfront City, con riferimento a una zona di 442 ettari al centro della baia di Tokyo che comprende i distretti di Daiba, Aomi, Ariake-Kita (nord) e Ariake-Minami (sud).
Invece il Tokyo Aquatics Centre, utimo tra le nuove realizzazioni, per le sue dimensioni e applicazioni high tech è al momento uno tra i più grandi e innovativi impianti di nuoto del mondo, che accoglie una piscina olimpica e una secondaria, entrambe con pareti e pavimento mobili che all’occorrenza possono variare in profondità e lunghezza, una vasca per i tuffi e un’area di allenamento.
Al termine dei Giochi, come in altre strutture, le tribune temporanee degli anelli superiori sono state rimosse per portarne la capienza a 5.000 posti e quindi usarla per i campionati nazionali e come struttura natatoria per i cittadini.