Il Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea torna dal 14 ottobre al 5 novembre con 5 prime, 6 produzioni, 16 spettacoli, 26 giorni di programmazione e 41 recite, ribadendo il rapporto con la Fondazione Merz, nei cui spazi, specie durante la settimana di ContemporaryArt, avranno luogo appuntamenti di teatro sperimentale.
Confini-sconfinamenti è il tema dell’ultimo anno di questo triennio, come riferimento al confine geografico, che viene superato in caso di migrazione, di fuga dal proprio paese.
Il Libano è il paese ospite del Festival 2023 e Lina Majdalanie e Rabih Mroué sono i protagonisti della monografia d’artista 2023 con tre racconti di sconfinamenti dalla Palestina verso il Libano di Izdihar, dal Libano verso altri paesi, dalla propria obbligata identità di genere ad altra.
A completare la vetrina del paese ospite ci sarà una videoinstallazione dedicata alla fotografia alla Fondazione Merz, Second Look, sempre in prima nazionale.
La fuga verso l’Europa è in Blind Runner sul percorrere di corsa il tunnel della Manica per raggiungere l’Inghilterra due fuggiaschi dall’Iran, marito e moglie.
In La Isla di Agrupaciòn Senor Serrano e in Frankenstein (A Love Story) di Motus si narra invece una fuga dalla condizione umana verso il mondo dell’intelligenza artificiale, dove superare le divisioni o uno sconfinamento e una fuga nel linguaggio dei segni c’è in Urla silenziose di Tedacà, uno spettacolo sulla vita di un’attrice sorda.
Passage, conversazione con alcuni posteri, uno spettacolo itinerante da pagine di Walter Benjamin, interpretato da Paolo Musio in Galleria Subalpina, celebra un famoso esule del Novecento, che concluderà suicida la sua vita a Port Bou in Spagna, nel 1940
Una riga nera al piano di sopra, in ricordo dei fuggiaschi dal Polesine, è un testo scritto e interpretato da Matilde Vigna.
Confini-sconfinamenti fa riferimento anche al confine tra le arti, teatro e arte e questi sconfinamenti saranno ospitati alla Fondazione Merz con cui continua una felice esperienza di co-progettazione.
Ashes di Muta Imago allestito negli spazi espositivi della Fondazione, è l’esplorazione dei suoni come frammenti di memoria.
Tornano anche nel 2023 le collaborazioni con il Museo Nazionale del Cinema, che ha studiato un programma di proiezioni per il Festival riferito al Libano, oltre ad una nuova collaborazione con il Circolo dei Lettori, che ospiterà l’appuntamento Il Franchismo, un tentativo di rimozione.
Con la casa editrice Hopefulmonster verrà pubblicato un ritratto di Romeo Castellucci e di Alfredo Jaar nella collana Echos. Echi tra gente di teatro e artisti dell’arte contemporanea.
In questa edizione gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Astra, alla Fondazione Merz, al Teatro Bellarte, alle Fonderie Limone, alla Galleria Subalpina, e gli eventi collaterali al Museo Nazionale del Cinema e al Polo del ‘900.
Il teatro dovrebbe essere un bene per tutte e tutti senza barriere, infatti Blind Runner di Amir Reza Koohestani sarà reso accessibile da un audio live per i non ve-denti secondo un progetto originale di Piemonte dal Vivo e Urla silenziose di Valentina Aicardi sarà accessibile in lingua dei segni.