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Biennale Musica 2023 si terrà a Venezia dal 16 al 29 ottobre, con come filo conduttore la Micro-Music ed è diretto per la terza volta da Lucia Ronchetti, una delle principali compositrici italiane di oggi.

Il programma del Festival è dedicato al suono digitale, tra tendenze stilistiche e ricerche creative innovative sulla scena musicale internazionale. Installazioni, performance e forme online: numerose prime assolute commissionate dalla Biennale di Venezia e coproduzioni con i principali festival internazionali.

La Biennale Musica si compone di sei diverse sezioni, Sound Microscopies; Sound Installations/Sound Exhibitions; Stylus Phantasticus-The Sound Diffused by Venetian Organs; Club Micro-Music; Sound Studies e Digital Sound Horizons.

L’evento prevede le prime assolute di opere di Brian Eno, che darà qui inizio al suo primo tour da solista e riceverà il Leone d’Oro alla carriera 2023 per la sua ricerca della qualità, la bellezza e la diffusione del suono digitale, accompagnata dalla concezione dello spazio acustico come strumento compositivo.

Il progetto Shipse Nothing Can Ever Be The Same   prevedono una retrospettiva di Eno attraverso interviste, progetti di videoarte, conferenze, performance, documentazione del backstage di concerti ed eventi artistici.

Miller Puckette riceverà il Leone d’argento 2023 per l’ideazione e lo sviluppo dei software Max/Msp e Pure Data, due dei più importanti programmi per il trattamento del suono in tempo reale e la sintesi di suoni digitali.

Saranno inoltre presentate l’opera dell’ingegnere e compositore Robert Henke (Commodore cbm 8032), più una nuova produzione del ciclo Professor Bad Trip di Fausto Romitelli.

Il concerto inaugurale sarà aperto da As I Live And Breathe di Morton Subotnick, che elaborerà in tempo reale il suo respiro e i gesti vocali secondo tecniche avanzate di esecuzione elettronica così da creare un ambiente tecnologico unico.

Andrea Liberovici e Paolo Zavagna (Sound Of Venice Number Two) presenteranno un nuovo progetto che indaga il paesaggio sonoro veneziano, ispirandosi all’iconografia e ai documenti d’archivio.

Anche Anthea Caddy e Marcin Pietruszewski (Love numbers), Tania Cortés (1195), Alberto Anhaus (Colonization – Sea Invasion), Louis Braddock Clarke (Weather Gardens) parteciperanno con opere sonore per specifici spazi della città di Venezia.

Dieci nuove produzioni di College Musica faranno parte del programma del Festival in una sezione autonoma, intitolata Digital Sound Horizons, che  esplorerà il presente e il futuro dei confini dell’interazione tra scienza, tecnologia e creatività musicale.

Wolfgang Mitterer, John Zorn, Andrea Marcon e Luca Scandali si esibiranno nelle Chiese di San Giorgio, San Salvador e San Trovaso e nel Conservatorio Benedetto Marcello tra gli organi costruiti a Venezia da Gaetano Callido, Pietro Nacchini, Franz Zanin e Jürgen e Hendrik Ahrend.

Quattro lezioni su Rai Radio3, a cura di Paola Damiani e condotte da Giovanni Bietti, indagheranno il repertorio organistico della Scuola veneziana del Cinquecento.

Infine, ci saranno progetti in forma installativa, programmi compositivi online ed eventi in forma di concerti che vedono l’utilizzo delle nuove tecnologie legate al suono digitale a cura di Jaehoon Choi, Lydia Krifka Dobes, Fabio Machiavelli, Estelle Schorpp, Severin Dornier, Leonie Strecker e Alexis Weaver, Brigitta Muntendorf, il collettivo formato da Guy Ben-Ary e Nathan Thompson.