Fino al 28 gennaio 2024 al Wow di Milano con la mostra La bomba il protagonista è il fascino dell’apocalisse nucleare, tra fumetto, illustrazione e cartoons.
Fin dal 1945, la bomba atomica è entrata nell’immaginario, infatti tantissime opere, dal fumetto al cinema, hanno raccontato cosa succederebbe in un conflitto nucleare, oltre a un futuro in cui l’energia atomica avrebbe potuto migliorare la vita di tutti o hanno rivelato i retroscena di alcuni episodi fondamentali della storia del secolo scorso.
Il percorso espositivo è scandito da pannelli di approfondimento sulle tappe storiche fondamentali dell’energia nucleare e della bomba atomica, seguite da approfondimenti tra tavole originali, pagine a fumetti, manifesti cinematografici, riviste, giornali e oggettistica.
L’atomo e l’energia nucleare sono al centro di due importanti storie a fumetti statunitensi, Nel mondo degli atomi con Brick Bradford, in cui l’eroe e i suoi amici vengono miniaturizzati per un viaggio all’interno della struttura della materia, e Il mistero dell’Uomo Nuvola, un’avventura di Topolino dove uno scienziato in grado di imbrigliare la potenza dell’atomo decide di distaccarsi dal resto dell’umanità, spaventato dagli utilizzi della sua scoperta.
Il contributo italiano alle scoperte fondamentali della fisica nucleare viene raccontato nel film I ragazzi di via Panisperna (1988), alla mostra con il manifesto cinematografico, che prende il nome dalla via in cui si trovava l’Istituto di Fisica a Roma, coordinato da Enrico Fermi e di cui faceva parte anche Ettore Majorana, che scompare misteriosamente nel 1938, la cui vita è raccontata nel volume a fumetti Il segreto di Majorana di Francesca Riccioni e Silvia Rocchi, in mostra con alcune tavole.
Il Progetto Manhattan è narrato con grande attenzione ai dettagli nel volume a fumetti La bomba di Didier Alcante, Laurent-Frédéric Bollée e Denis Rodier de lo scoppio di Hiroshima dal punto di vista giapponese si trovano nel manga Gen di Hiroshima di Keiji Nakazawa, accanto a importanti testimonianze d’epoca, come il numero della rivista Time edito dopo la resa del Giappone e i numeri di Oggi su Hiroshima e gli esperimenti di Bikini.
La tragedia di Hiroshima è lo spunto anche di una storia di Martin Mystère, Le mille gru di Hiroshima di Andrea Cavaletto e Fabio Piacentini, con una selezione di tavole digitali.
Nel lungo periodo della Guerra Fredda l’energia nucleare e la bomba atomica sono raccontate nei fumetti, sia ipotizzando cosa succederebbe in caso di una guerra atomica sia mostrando un atomo amico e umanizzato.
Da questo punto di vista sono emblematici Atomino Bip Bip, amico di Topolino creato da Romano Scarpa nel 1959, in mostra con illustrazioni, studi e una tavola della celebre storia Topolino e il Bip Bip-15 (1960), e Atomino, creato nel 1963 da Marcello Argilli e Vinicio Berti per il settimanale a fumetti Il Pioniere, oltre a molti popolari protagonisti alle prese con armi nucleari, come il tarzanide Akim, la perfida Satanik e il simpatico Kolosso.
Uno spazio particolare è dedicato a due personaggi che prendono vita proprio da una bomba, Godzilla e l’Incredibile Hulk.
Godzilla, che nel 2024 festeggia 70 anni, è in mostra alcune tavole realizzate dal disegnatore Alberto Ponticelli per la miniserie Godzilla: Gangsters & Goliaths e per l’Incredibile Hulk sono esposti i più bei poster e gadget d’epoca insieme a spettacolari tavole dei grandi autori del personaggio, come Mark Bagley, Rick Leonardi, Alan Kupperberg.
In mostra c’è anche una tavola di Watchmen, il capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons che vede tra i protagonisti Dottor Manhattan, un fisico nucleare che acquisisce immensi poteri dopo un esperimento di fisica subatomica.
Il tema dei rischi che comportano le armi atomiche e l’energia nucleare è al centro anche di due storie di Diabolik, La luce del male (1998), in cui il Re del terrore aiuta un vecchio amico colpito dalle radiazioni degli esperimenti atomici su un’isola tropicale, e Incubo atomico (2007), dove Diabolik sventa la minaccia di un gruppo di terroristi.
Il fiorente filone post-atomico vede gli autori immaginare come sarebbe il mondo dopo la catastrofe, come nel giapponese Ken il guerriero, serie manga molto amata, che nel 2023 festeggia quarant’anni di pubblicazioni.
Tra supereroi atomici e dopobomba comici e tragici, la Bomba è una costante narrativa e la satira ha avuto un ruolo prezioso dove, oltre agli ipotetici effetti di una bomba atomica su Milano o altre città, contrasta i sogni di militari e dittatori con il dito sul bottone rosso.
Giornali e documenti d’epoca completano la visione storica dalla percezione collettiva della Bomba, oltre che nella musica e nelle altre arti, modificando il costume.