La Toyota Aygo è stata ideata nel 2005 da un’idea del costruttore giapponese, che voleva affermare la sua presenza nel segmento delle citycar, grazia ad una partnership con i francesi di Citroen e Peugeot che vide il lancio commerciale di tre vetture basate sullo stesso pianale ma diverse per aspetto e contenuti.
Nel 2008 e poi nel 2012 ci furono alcuni piccoli aggiornamenti estetici e la gamma Aygo disse addio al diesel.
Il 2014 vide l’arrivo della seconda generazione che implementava i contenuti e differenziava ancor di più la Toyota Aygo rispetto alle sorelle Citroen C1 e Peugeot 108.
Toyota Aygo resta ancora oggi il risultato della partnership stretta dal costruttore giapponese con il gruppo francese PSA, oggi Stellantis e, giunta alla sua seconda generazione, propone uno stile sbarazzino caratterizzato da un frontale unico con la particolare griglia a forma di X.
Di contro la fiancata è piuttosto pulita con i finestrini posteriori a compasso definiti dalla linea di cintura che sale verso il retro, con dietro una coppia di fanali verticali che fiancheggiano un bagagliaio decisamente contenuto, dove la capienza è di soli 168 litri.
Eliminata per ragioni di volumi la versione a 3 porte, oggi Toyota Aygo è solo nella variante a 5 sportelli, con l’abitacolo dominato dallo schermo touch da 7” del sistema di infotainment.
La Toyota Aygo inoltre è tra le citycar meglio accessoriate ad oggi disponibili sul mercato, con all’interno dell’abitacolo troviamo il sistema di infotainment con schermo da 7” con il mirroring Apple Car Play e Android Auto, oltre a una buona dotazione in fatto di sistemi di sicurezza ADAS grazie alla frenata automatica d’emergenza e al sistema Pre-Collision.
Ad andature comprese tra i 10 e gli 80 km/h il radar di bordo rileva i pericoli e avvisa il conducente, mentre il caso di impatto imminente l’auto attiva i freni fino ad arrestare completamente la corsa.