L’undicesima Winterace di Cortina d’Ampezzo, prevista dal 7 al 9 marzo, è pronta ad accogliere un nuovo carosello di auto storiche tra glamour, passione e convivialità, senza tralasciare la promozione del territorio.
Il collaudato format della classica gara di regolarità dolomitica non è stato stravolto, anche se l’edizione 2024 ha qualche novità, soprattutto per quanto riguarda il tracciato.
Saranno 70 gli equipaggi che si presenteranno al via, di cui 50 con auto storiche costruite fino al 1999 e 20 con esemplari realizzati dal 2000 in poi, inseriti nella speciale sezione Icon, di particolare interesse sportivo per la produzione automobilistica mondiale.
I partecipanti arrivano da tutta Europa e anche da oltreoceano, in particolare da Belgio, Lussemburgo, Montecarlo, Olanda, Svizzera e Messico e dovranno percorrere 420 chilometri, suddivisi in due tappe, sulle strade dolomitiche a cavallo tra Italia e Austria, cimentandosi con circa 60 prove cronometrate.
Venerdì 8 marzo, dopo la partenza da Cortina d’Ampezzo, la carovana attraverserà l’Alpe di Siusi affrontando passi alpini, come il Pinei, il Nigra e il Costalunga che non erano mai stati inseriti nei tracciati delle precedenti edizioni della WinteRace.
Altre novità sono il transito per Castelrotto, Siusi e Fiè allo Sciliar, la visita del Castello di Prösels, la presentazione delle vetture a Moena, poco prima della sosta a Vigo di Fassa.
Il rientro a Cortina d’Ampezzo vede il passaggio a Passo San Pellegrino, Falcade, Cencenighe, Caprile, Selva di Cadore e Passo Giau.
Sabato 9 marzo piloti e navigatori affronteranno in senso inverso il Passo Giau, per superare poi Forcella Staulanza e Forcella Cibiana, sfileranno a Pieve di Cadore da dove, successivamente, raggiungeranno il Passo di Sant’Antonio e, dopo il transito per Padola, sosteranno a Passo Monte Croce di Comelico poi a Dobbiaco.
Il rientro seguirà la strada verso il Lago di Misurina, il successivo Passo Tre Croci per tagliare il traguardo ancora a Cortina.
I premi quest’anno saranno realizzati dall’artista veneto Cristiano Pasqual noto per la sua maestria nella lavorazione della ceramica e la sua abilità nel plasmare l’argilla e la sua sensibilità aggiungeranno un grande valore alla manifestazione.