Toyota Land Cruiser FJ40 1978 Tre Quarti Destro

La Toyota Land Cruiser è una delle auto più note del marchio giapponese, che ha superato i 10 milioni di esemplari prodotti e venduti, ma è anche un’icona tra le 4×4, con  pochi storici modelli tutti appartenenti a marchi come Jeep e Land Rover.

La lunga storia delle Land Cruiser iniziò dopo la Seconda Guerra Mondiale e come per Land Rover e  Nissan Patrol si ispirava alle Willys militari americane, usate durante il conflitto.

Il primo modello venne ideato in risposta a una richiesta del governo statunitense a caccia di per un’erede della Willys, e fu sviluppato con elevate caratteristiche di robustezza e un design in stile Jeep.

Come prova finale di collaudo, il prototipo fu fatto arrampicare per la lunghissima scalinata del tempio di Fudo, dando prova della resistenza del progetto, poi deliberato con la sigla BJ, mentre il  motore era un sei cilindri da 3,4 litri.

Il nome Land Cruiser fu adottato nel 1953, ma in poco tempo la Toyota capì che c’era una grande richiesta per veicoli solidi e versatili in grado di muoversi bene in zone difficili, così lanciò un modello destinato alla vendita al pubblico, in diverse varianti inclusi alcuni pick-up.

La conquista del grande pubblico arrivò con: a Serie 20 (modelli FJ25 e simili) sviluppata per l’esportazione negli Stati Uniti,  più curata e accessoriata e un secondo motore sei cilindri di 3,9 litri, oltre alla Serie 40, considerata la vera e propria seconda generazione di Land Cruiser, lanciata nel 1960 e destinata a restare in produzione per quasi 25 anni.

La gamma si allargò con nuovi motori a quattro e sei cilindri, tra cui i primi Diesel verso la fine degli Anni ’60, oltre a un nuovo design e allestimento sempre restando la robustezza e la capacità di disimpegno fuoristrada.

Con le successive Serie J50, J60 e J70 il fuoristrada giapponese divenne da veicolo versatile ma ancora relativamente spartano un’automobile tuttoterreno.

La Serie 50 in particolare introdusse la carrozzeria station wagon più accogliente, spaziosa e confortevole, mentre la J80 del 1990 lanciò una seconda linea di modelli, più grandi e lussuosi, che in futuro evolverà nella serie 100 e V8, vere ammiraglie 4×4.

Invece quella regolare si sviluppò con la J70 e poi con la J90, nota su alcuni mercati anche come Land Cruiser Prado, che abbandonò le varianti pick-up, mentre i modelli 90 e 95 a tre e cinque porte, con trazione integrale permanete e un robusto motore turbodiesel di tre litri all’inizio degli anni 2000 aprirono la strada all’invasione dei SUV.

La generazione J120 del 2003  introdusse in particolare l’elettronica, che migliorò la sicurezza sia la facilità di guida offroad, poi nel 2009 lasciò il posto alla J50 che abbandonò la carrozzeria tre porte concentrandosi soltanto su quella a cinque, oltre che nelle direzione della riduzione dei consumi e delle emissioni, adottando un nuovo e più efficiente motore 2.8 turbodiesel dai consumi più contenuti.

La serie J250, che ha debuttato nell’estate 2023, e sfoggia un design ispirato agli anni ’80 ed è  fedele al telaio a longheroni e al motore Diesel 2.8, che soltanto nel 2025 sarà affiancato da un secondo propulsore a gasolio stavolta elettrificato, oltre ad interni high tech e l’elettronica applicata alla guida fuoristrada, tra cui l’evoluzione del sistema Multi Terrain e delle sospensioni con barre stabilizzatrici disattivabili.