149165 Giuseppe Modica Navi da guerra in transito 2022

Fino al 15 settembre è da vedere la mostra Giuseppe Modica. Rotte mediterranee e visione circolare, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, negli spazi della Casa Museo Hendrik Christian Andersen di Roma, diretta da Maria Giuseppina Di Monte e afferente alla Direzione Musei statali di Roma, guidata dal Direttore Generale Musei  Massimo Osanna.

L’evento è collocato nell’ambito del progetto Giuseppe Modica. Rotte mediterranee sostenuto dal – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che ha permesso l’acquisizione di due opere dell’artista Giuseppe Modica: Melanconia e Mediterraneo del 2017 e Rifrazione. Atelier del 2020, .

Il percorso dell’esposizione si snoda nella sala del primo piano della Casa Museo attraverso una ventina di oli su tela quasi tutti inediti realizzati negli ultimi anni nei quali, come scrive Giuseppe Modica, Il Mediterraneo non è inteso come una mitica Arcadia ma come un luogo segnato da plurime vicissitudini.

Modica è un artista affermato, tra i principali esponenti di una nuova metafisica nella pittura italiana del secondo Novecento e nella mostra alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen le opere sono caratterizzate da atmosfere enigmatiche che indagano la pittura nelle sue varie articolazioni, che vanno da uno spazio misurato e fenomenico della superficie ad uno spazio illusorio ed immaginario della profondità.

In questo flusso circolare ha un ruolo fondamentale il tempo, la luce e la memoria, nelle sue accezioni di memoria personale, culturale, antropologica.

A distanza di tre anni dalla mostra organizzata nella Casa Museo Hendrik Andersen nel 2021, questo nuovo progetto sull’artista siciliano, che vive da oltre un trentennio nella capitale, scaturisce dalla vincita del bando della Direzione Generale Arte e Creatività Contemporanea.

Il titolo Rotte mediterranee e visione circolare è programmatico in quanto, diversamente dalla mostra precedente di taglio trasversale e si focalizza sui lavori che hanno per oggetto la migrazione dei popoli mediterranei, caro all’artista, la cui casa di famiglia a Mazara del Vallo, si affaccia sul Mare Nostrum e rappresenta un leit motiv ricorrente.

Su tutto aleggia un’atmosfera di mistero, di sospensione oltre all’amore di Modica per le prospettive enigmatiche di Piero della Francesca e quelle di Antonello da Messina, fino alla passione per le geometrie di Seurat.