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Tarquinia, dopo tre anni, è pronta a riprendere la tradizione del presepe vivente per rivivere del tutto la magia del Natale.

La rappresentazione tornerà il 26 dicembre e il 2 gennaio alle 17 e il 6 gennaio alle 16,30.

Il centro storico di Tarquinia si trasformerà in un grande palcoscenico all’aperto dove oltre 200 comparse, in costume d’epoca, prenderanno parte all’evento che coinvolge tutta la città.

Realizzato in due quartieri più antichi del centro storico, quello di San Martino e San Giacomo, l’antico Terziere del Poggio, il presepe è basato su una ricostruzione degli ambienti e delle situazioni del I secolo d.C. in Israele.

Tarquinia diventa una piccola Betlemme tra banchi di legno, paglia, iuta e stoffe costituiscono gli elementi per la creazione di situazioni di quel tempo, come il mercato delle merci e del bestiame, la vendita degli schiavi, il censimento, la locanda.

Presso Campo Cialdi inoltre sarà  ricreato un grande accampamento romano con tende, cavalli, bighe, legionari in allenamento.

Per l’Epifania sfileranno nelle vie del centro storico i Re Magi a dorso di cammello, seguiti da uno spettacolare corteo. nel suggestivo borgo medievale della chiesa di Santa Maria in Castello.

.Lungo il percorso, che avrà nella resecata del torrione di Matilde di Canossa la porta d’ingresso, funamboli e artisti di strada accoglieranno i visitatori.

Come da tradizione, la rappresentazione sarà l’occasione di gustare delle prelibatezze culinarie, con assaggi di caldarroste, focacce, farro e bruschette, oltre che di vedere la lavorazione dei formaggi.

Per rimanere aggiornati sull’evento è possibile seguire la pagina Facebook Presepe vivente Tarquinia  o l’account Instagram Presepe_vivente_tarquinia.

Organizzata dall’associazione Presepe vivente Tarquinia, la manifestazione è patrocinata da Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune di Tarquinia e diocesi di Civitavecchia-Tarquinia ed è in collaborazione con Comitato San Martino, Associazione Anziani con l’hobby del modellismo e la parrocchia dei Santi Margherita e Martino.