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La città di Edimburgo da sempre ha un calendario di festival musicali e culturali particolarmente ricco, soprattutto ad agosto, quando il clima permette maggiori possibilità di vita all’aria aperta e l’afflusso dei turisti è più consistente.

L’Edinburgh Fringe Festival 2021, dal 6 al 30 agosto, è noto per essere il più grande raduno di artisti al mondo: ogni anno si svolgono 15.000 esibizioni con 700 compagnie e 12.000 partecipanti, 1500 spettacoli al giorno, 24 ore su 24, in 200 spazi diversi della città.

Il Fringe nacque quando otto compagnie teatrali, scartate dalla prima edizione del Festival Internazionale di Edimburgo nel 1947, decisero di rappresentare una versione alternativa della moralità medievale in Everyman nella Cattedrale di Dunfermline, a circa 20 miglia a nord, oltre il fiume Forth, nel Fife.

Nel 1951 gli studenti dell’Università di Edimburgo aprirono un centro di assistenza in una sede dell’organizzazione religiosa giovanile YMCA, dove cibo a buon mercato e un letto per la notte vennero messi a disposizione dei gruppi partecipanti al festival.

L’organizzazione progredì nel 1959, con la formazione del Festival Fringe Society, che produsse la prima guida agli spettacoli del Fringe.

I requisiti artistici del Fringe furono poi stabiliti dai fondatori del Traverse Theatre, John Calder, Jim Haynes e Richard Demarco nel 1963, che presentò degli spettacoli innovativi agli spettatori sia al Festival Internazionale di Edimburgo che al Fringe, nel mese di agosto.

I problemi cominciarono a sorgere quando il Fringe diventò troppo grande per essere gestito da studenti e volontari e alla fine nel 1969 la Fringe Society si costituì in società, e nel 1970 assunse il suo primo amministratore, John Milligan, che lasciò l’incarico nel 1976.

Tra il 1976 e il 1981, sotto la direzione di Alistair Moffat, il numero d’imprese che partecipavano al festival salirono da 182 a 494, e il Fringe divenne il più grande festival delle arti del mondo.

Nel 1988 la Società si trasferì da 170 High Street alla sua sede attuale sul Royal Mile.

Il festival è un’esperienza visiva, artistica e sensoriale nell’atmosfera unica della città infatti, oltre alle esibizioni classiche in spazi riservati come teatri e palchi allestisti, gran parte degli spettacoli avviene per strada, con un’interazione continua fra arte, città e spettatori.

Un’altra caratteristica del festival è l’assenza di direzione artistica e chiunque può proporre il proprio lavoro e questo rende il festival un trampolino di lancio e un’occasione di visibilità per centinaia di giovani artisti da tutto il mondo.

Dalla satira e la comicità ai testi drammatici e classici shakespeariani, da musical e balletti a spettacoli per bambini, da letture e concerti ad artisti di strada, per un viaggio nell’arte allo stato puro, in un mescolare tradizione e innovazione, classicità e sperimentazione.