Sulla sponda occidentale del Lago Maggiore, a Cannobio, si svolge una delle più antiche feste sacre tradizionali dell’Insubria, quella dei Lumineri, celebrazione in memoria del “Miracolo della SS. Pietà, che si tiene nella prima decade del mese di gennaio.

Nella locanda di Tommaso Zacchei, la sera dell‘8 gennaio 1522, erano presenti alcuni avventori e la moglie del proprietario, Elisabetta, che  era in cucina con le due figlie, mandò la più piccola, Antonietta di tredici anni, al piano di sopra per prendere le tovaglie per gli ospiti.

La bambina sali, ma sul quadretto dell’Addolorata, appeso alla parete, di fronte alla scala, notò del sangue sgorgare dalle tre immagini dipinte.

Un numero maggiore di persone vide un secondo miracolo, alcune ore dopo, quando la mano della Madonna si mosse verso la ferita del costato di Gesù, che si protese in avanti, come se vivesse realmente in quel dipinto.

La seconda sera, 9 gennaio, poco dopo il tramonto, presente un gran numero di persone, il costato di Gesù si gonfiò e ne uscì una piccola costola tutta insanguinata, che cadde poi sulla tovaglia distesa su una cassapanca posta sotto il quadretto.

Il reperto fu esaminato dal medico del paese, il dott. Luigi Mantelli, poi la Sacra Costa venne raccolta dai sacerdoti locali, posta in un calice consacrato e portata con solenne processione alla Chiesa parrocchiale di S. Vittore, dove è conservata ancora oggi, racchiusa in un prezioso reliquiario che il cardinale Federico Borromeo donò nel 1605.

Le vie del borgo, non erano illuminate e al passaggio della prima processione, i cannobiesi, aprirono le finestre e con i lumi a olio e le candele illuminarono le vie che erano percorse con le reliquie, accompagnate da canti e salmi.

Il 10 Gennaio, alle ore 17, si rinnovò ancora il miracolo delle lacrime di sangue, presenti anche i conti Borromeo, uno dei quali fu poi vescovo.

Il miracolo si ripeté ancora il 28 gennaio alle ore 19, il 4 febbraio alle 12 e nella notte del 27 febbraio.

La notizia si sparse subito ed ebbe vasta eco, nel giro di pochi giorni la locanda degli Zacchei si trasformò in luogo di culto e devozione.

Nel 1526 la locanda di Tommaso Zacchei, venne abbattuta per far posto a un piccolo santuario, che San Carlo Borromeo visitò nel 1571 e, considerandolo troppo modesto, ordinò all’architetto Pellegrini di sostituirlo con l’attuale.

Oggi, nel reliquario murato dentro l’altare maggiore del Santuario, si trovano l’effige di Cristo e i panni macchiati di sangue miracoloso (tovaglia, lenzuola, grembiuli, brandelli d’abiti) mentre la reliquia del quadro sanguinante è conservata in una teca a parte, alla vista dei pellegrini.

Per ricordare l’evento miracoloso, ogni anno a Cannobio si tiene questa festa che è nota con diversi nomi: “Festa del Miracolo”, “La Sacra Costa”, “Festa dei lumineri” o ancora “Festa delle luganighe” per via del piatto tradizionale che veniva servito alla locanda Zacchei, la sera del primo evento straordinario.

Dopo la processione è tradizione che sia nelle abitazioni private, che nei ristoranti e alberghi della zona, si ceni sempre alla luce dei lumini, consumando il pasto tipico della sera in cui si verificò il miracolo della “Sacra Costa”: pasta e fagioli, seguite da patate e verze con le “luganiga”, ovvero la classica salciccia di carne bovina o suina. L’atmosfera notturna del centro dell’alto Verbano piemontese è resa così ancora più unica, suggestiva e intrigante dalle migliaia di lumini che ornano e illuminano le vie e le abitazioni della località, con il fascino aggiunto di quelle poste sulle barche nel porticciolo e al largo. Immaginarsi una cittadina già attraente e incantevole di giorno, illuminata solamente dalla fiammella di oltre diecimila lumini è difficile, va vista, assaporata e basta. E poi, se riuscite, raccontate l’emozione che vi ha lasciato questo connubio di sacro, mistico e profano.

Martedì 7 e mercoledì 8 Gennaio 2020

Celebrazione del miracolo della SS.Pietà con  Cannobio illuminata da migliaia di lumini.

7 Gennaio:

Chiesa di S.Vittore, dalle 17.00 Santa Messa con diretta al Nuovo Teatro su grande schermo e a seguire Processione.

Mercoledì 8 Gennaio:

Alle ore 10.30 nel Santuario la Santa Messa concelebrata e alle ore 15.00 i vespri ambrosiani e processione di ritorno alla collegiata di S. Vittore.