Leone segno zodiacale 1200x900 1

Il Leone, il segno zodiacale attraversato dal Sole dal 23 luglio al 23 agosto, ha un nome che deriva dalla costellazione astronomica Leo, che in latino significa appunto leone. 

Quinto dei segni zodiacali, il Leone è ispirato alla primissima storia della Leggenda di Ercole, figlio di Zeus e di Alcmena.

Dato che era il frutto di una delle tante passioni di Zeus, Ercole era particolarmente inviso ad Era che, allora, progettò un piano.

A Nemea, un ferocissimo leone viveva in una caverna e seminava il terrore nella città, e sembrava invulnerabile poiché la sua pelle non poteva essere ferita in alcun modo.

Sapendo questo, Era incoraggiò Ercole ad affrontare il leone e l’eroe si mise alla ricerca della bestia, finché non sentì il suo ruggito nei pressi di un bosco, afferrò l’arco e scoccò una freccia, dopo un’altra e un’altra ancora, ma l’animale era illeso.

A quel punto, Ercole gettò l’arco e corse verso il leone fino a raggiungere la sua tana e capì che uccidere la bestia con l’arco era impossibile.

Così, entrò nella grotta e andò incontro all’animale per affrontarlo a mani nude, riuscì a soffocarlo e, infine, a ucciderlo, scuoiandolo e indossando il suo manto come dimostrazione della vittoria.

Era, per ripicca nei confronti di Zeus, portò il leone di Nemea in cielo, assegnandogli la costellazione che porta ancora il suo nome.

La costellazione del Leone era conosciuta anche nell’Antico Egitto, dove il segno simboleggiava il Sole, che fa risplendere il suo manto come se fosse dorato.

Il leone simboleggia il Sole anche secondo gli antichi poeti e, secondo Plutarco, era legato al Sole per la sua maestosa imponenza e anche perché, si dice, sia il solo che lo vede nascere, in quanto dorme pochissimo e con gli occhi semiaperti.

Si credeva che Zeus, il re di tutti gli dei e le dee, benedisse ogni essere umano con un dono, un potere speciale che potesse aiutarli nelle loro vite e il dono degli dei al Leone era l’orgoglio, ma la bestia deve ricordare che questo “pregio” non deve mai venire dall’esterno, bensì dall’interno, dato che gli uomini sono degli esseri saggi e buoni.