Mercato Europeo A Iseo

Torna a Iseo in questo weekend primaverile il Mercato europeo, la kermesse itinerante organizzata da Fiva Confcommercio, giunta alla sua sesta edizione nel capoluogo del Sebino.

Dall’8 al 10 aprile ci sarà la mostra-mercato di prodotti enogastronomici e artigianali provenienti da numerosi Paesi europei, con più di un centinaio di espositori che si disporranno, durante i tre giorni, lungo le vie e le piazze del centro  cittadino, tra il lungolago, viale Repubblica e piazza Garibaldi.

Saranno tantissime e di tutti i tipi le proposte delle strutture del Mercato europeo che, con i loro sapori e colori internazionali, trasporteranno il cuore di Iseo nel centro dell’Europa e del mondo: dall’artigianato ai prodotti tipici, oltre agli stand enogastronomici che permetteranno di degustare cibi e bevande da ogni Paese.

L’orario di apertura degli stand sarà dalle 17 alla mezzanotte di venerdì, e  dalle 9 alle 24 di sabato e domenica.

Grazie a questa invasione colorata, le strade del centro diventeranno un mondo  in miniatura, dove saranno protagoniste le ristorazioni dall’India, dal Brasile e dal  Messico, oltre a canederli, speck e strudel da Salisburgo, mini-crepes olandesi, i deliziosi  Brezen, i churros spagnoli e spezie da tutto il mondo.

Il Mercato Europeo vedrà presenti anche numerosi banchi di artigianato, provenienti sia  dall’Italia che dal resto del mondo, come i piemontesi di  una linea di quadri in legno in stile pop-art e le  porcellane inglesi prodotte da un consorzio di artigiani dello Staffordshire.

Tra i paesi rivieraschi del lago, Iseo è il centro storico che più conservato l’organizzazione urbana medievale che, solo parzialmente modificata nei secoli XV-XVIII, è pervenuta quasi intatta fino all’ultimo scorcio dell’Ottocento.

Al periodo altomedievale risale la fondazione della chiesa dedicata al protomartire Stefano, posta di fianco al castello e riedificata nelle forme attuali nel 1665 con la nuova intitolazione alla Madonna della Neve.

Iseo fu circondato da diverse cerchie di mura, di cui la più antica cingeva probabilmente solo la collina sulla quale sorgeva il castello e la chiesa di Santo Stefano.

Il castello,  fulcro dell’abitato, è uno degli esempi meglio conservati di architettura militare basso-medievale della provincia.

Sul lato ovest di piazza Garibaldi fu costruito nel 1833, su progetto dell’architetto Rodolfo Vantini, il Palazzo dei Grani che ospitava la borsa del grano fino a quando, divenuto sede del Municipio, fu ingrandito nel 1952, demolendo la cinquecentesca chiesa di San Rocco che sorgeva all’angolo con piazza Statuto.

Il cuore della cittadina è piazza Garibaldi dove si trova il monumento, scolpito da Pietro Bordini e inaugurato nel 1883, dedicato a Giuseppe Garibaldi nel quale il condottiero non è raffigurato a cavallo.

Dalla piazza poi ci si può muovere verso nord, attraverso il quartiere medievale del Sombrico giungendo all’area sacra della pieve di Sant’Andrea, verso est si percorre Via Mirolte con meta il castello e verso sud si arriva nella contrada del Campo, un tempo sede di filande e di opifici.