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L’arte di Nathalie Du Pasquier è ora esposta, fino a settembre, presso A Palazzo Gallery in Piazza Tebaldo Brusato 35 a Brescia, per una mostra in cui la geometria colorata del suo linguaggio pittorico trova espressione in un nuovo corpus di lavori su tela e in una scultura.

Lavorando sulle pareti come fossero tele, l’artista trasforma l’ambiente in uno scenario dove il visitatore è invitato a confrontarsi con le opere, tramite una musicalità espressa attraverso la differenza e la ripetizione.

Nathalie Du Pasquier è nata a Bordeaux e vive a Milano dal 1979 e fu tra i soci fondatori di Memphis, gruppo nato dall’approccio sperimentale al disegno industriale che Ettore Sottsass e Michele De Lucchi avevano ideato, alla fine degli anni 1970, durante la loro esperienza all’interno dello Studio Alchimia e la contemporanea vicinanza ai concetti del design radicale.

Il collettivo vero e proprio nacque da un incontro organizzato da Sottsass nella sua casa milanese l’11 dicembre 1980, per discutere di nuove forme espressive legate al design, con i colleghi Aldo Cibic, Matteo Thun, Marco Zanini e Martine Bedin.

Al successivo incontro, avvenuto nel febbraio 1981, i membri del gruppo si presentarono con un centinaio di proposte su mobili e altri oggetti, tutti con linee audaci e molto colorati.

Memphis, che aveva Ernesto Gismondi come presidente, entrò in contatto con aziende produttrici di mobili e ceramiche e, il 18 settembre 1981, tenne una mostra alla galleria Arc ’74 di Milano, in cui vennero esposti orologi, mobili, lampade e oggetti in ceramica, come le librerie Carlton e Casablanca nonché l’armadio Beverly dello stesso Sottsass, le sedie Oberoi di Sowden e la lampada Super lamp di Bedin.

Tra gli addetti ai lavori, il percorso intrapreso da Memphis ebbe reazioni contrastanti, mentre il pubblico accolse bene le sue manifestazioni postmoderniste, in sintonia con la cultura post-punk dei primi anni 1980 che trovò germinazione anche nell’arte e nell’architettura di quel decennio.

Sottsass lasciò il collettivo nel 1985 e, una volta esaurito il suo scopo, quello di contrastare con uno stile molto aggressivo il design minimale dell’epoca, influenzando lo sviluppo di quello moderno, il gruppo si sciolse definitivamente nel 1988.

L’esperienza di Memphis rimane oggi una tappa importante nel processo d’internazionalizzazione del postmodern, avendo dato il via a un’intera generazione di designer poi rimasta alla ribalta nei decenni successivi, come nelle collezioni di Christian Dior (2011), Missoni (2015) e Valentino (2017).

Fino al 1986 la Du Pasquier ha lavorato nell’ambito del design, con tessuti, tappeti, mobili e oggetti e, dal 1987, la pittura è diventata la sua attività principale con molte mostre personali e collettive in Italia e all’estero.